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Prima una Provincia, poi due, poi mezza e senza Prefettura... E chi pagherà il conto?


Contenziosi, milioni di euro volati come bruscolini, dipendenti trasferiti, beffati e ora quasi messi alla porta. E ancora cause, buchi di bilancio da far venire le vertigini, palazzi messi in vendita al miglior offerente per cercare di fare cassa. E ancor prima strade e scuole distribuite e spezzettate come i miracolosi pani e pesci, ma senza moltiplicazioni e miracoli. Questa è solo una piccola parte di quello che è stata, per il territorio piceno, una dolorosa divisione della Provincia che ancora brucia sulla pelle degli ascolani e che i fermani non sono mai riusciti a godere totalmente, tra rischi dietro l’angolo, passi avanti e passi indietro e coperte corte relative ai finanziamenti ministeriali ed ai fondi per tenere in piedi le baracche. Insomma, la domanda corre d’obbligo: ma come si è potuto arrivare ad un dispendio di risorse milionario per spezzettare un territorio già minuscolo nel segno della politica e delle poltrone, per poi subito dopo, mentre ancora le due neo Province cercavano a tutti i costi di assestarsi, fare una repentina marcia indietro? Qualche anno, una piaga ancora aperta, eppoi l’inevitabile ricorso alle forbici, mentre ancora i territori pagano debiti e si leccano le ferite…

Poi, con la spending review che taglia tutto tranne i livelli centrali dello Stato, ecco l’annuncio dell’addio ad alcune Prefetture, tra cui quella di Fermo. Ed ecco la nuova rivolta, stavolta per difendere la posizione. Tutti schierati per difendere una Prefettura della quale si dovranno ancora pagare i costi. Costi che, come al solito, cadranno sulle spalle dei cittadini. Tutto questo poco dopo il ridimensionamento delle Province ad un ruolo che ancora nessuno, Regione compresa, riesce a capire di cosa si tratti… In ogni caso, il segnale è inequivocabile: si torna indietro, si smantella tutto, si abbandonano i territori. Ma adesso, chi risponderà di tutti i soldi gettati alle ortiche solo per qualche schiribizzo o passione campanilista (secondo i punti di vista)? Chi risarcirà i danni ai cittadini che, a suon di imposte, hanno prima pagato una Provincia, poi due, poi servizi e palazzi in più (Prefettura inclusa) e infine si ritrovano disastrati, dissestati e abbandonati? E’ l’immagine perfetta di un Paese lunatico ed indecifrabile.

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