Cgil: "Voucher in aumento del 68%: nel Piceno troppi lavoratori senza contratto"
Il dato, pubblicato nei giorni scorsi dalla Cgil Marche insieme all’Ires Marche, rispetto all’occupazione nella Regione Marche consegna un dato che riguarda i voucher a dir poco preoccupante.
In attesa dei dati definitivi della provincia picena, il dato che emerge ora è un l’utilizzo dei voucher nella Regione, fino alla fine di luglio, per un totale di 2.780.000 ore nel 2015. Il 68% in più rispetto al 2014, il 252% in più rispetto al 2013.
“E’ un dato a dir poco preoccupante, che mostra in maniera chiara la problematica da noi già denunciata che il Governo Renzi ha solo peggiorato.”- dichiara Paola Giovannozzi, segretario generale della Cgil di Ascoli – “Liberalizzare l’utilizzo dei voucher significa proprio questo: migliaia di lavoratori senza un contratto, senza diritti, che possono essere utilizzati come “accessori”, e senza alcune tutela.”
“Aspettiamo i dati relativi alla nostra provincia, - commenta Daniele Lanni, del Nidil Cgil - ma già questo dato ci dà la misura di quanto questo problema sia a dir poco drammatico. Abusare di questo tipologia di pagamento è diventata, soprattutto nel lavoro stagionale, la prassi consolidata. Dal nostro punto di vista non si può continuare così, per questo nei mesi scorsi abbiamo promosso la campagna “La Stagione del Lavoro” che contiene proposte che mettono argine a questo fenomeno.”
“La nostra battaglia per cambiare il lavoro stagionale nel territorio - continua Alessandro Pompei della Filcams-Cgil - è solo all’inizio. Continuiamo a invitare tutti i lavoratori nelle nostre sedi per discutere delle nostre proposte con noi e continueremo a promuovere la nostra campagna con forza. Crediamo che le Istituzioni e le Associazioni datoriali si debbano finalmente prendere le proprie responsabilità e superare insieme questo sistema di sfruttamento e precarietà.”