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Rebus dei mercati ambulanti: spunta l'ipotesi corso Trieste


Rebus dei mercati ambulanti: ora spunta anche l’ipotesi di corso Trieste, in alternativa ad un ritorno in piazza della Viola. Si tratta di ipotesi alternative a quella location di piazza Arringo destinata ad essere cancellata per quel che riguarda la presenza delle bancarelle, secondo gli indirizzi guida di quello che sarà il nuovo Piano cittadino dei mercati che prevedono l’esclusione delle piazze principali, come piazza del Popolo e piazza Arringo, dalle sedi che ospiteranno, in futuro, gli ambulanti.

Si tratta di ipotesi, come detto, cui l’Amministrazione comunale sta pensando, proprio nel discorso più globale della razionalizzazione dei mercati, per liberare le piazze più importanti dalle bancarelle, ma al tempo stesso considerando quali location alternative di prestigio potrebbero essere gradite dagli operatori del settore ambulante e anche dalla stessa clientela. E’ per questo che, in tempi stretti, si prospetta un confronto con la consulta del commercio e con le associazioni di categoria per una valutazione allargata delle possibili soluzioni al problema.

Nel caso di un ritorno in piazza della Viola, ad esempio, ci sarà da capire come poter gestire eventualmente il discorso della sosta che, per le due mattinate del mercoledì e del sabato, andrebbe a pesare sulle casse comunali per il rimborso dovuto alla Saba. In questo caso, comunque, si tratterebbe di un ritorno al passato. L’altra soluzione, ovvero quella legata ad una maggiore capillarizzazione andando a coinvolgere, comunque, la riqualificata piazza Ventidio Basso, rappresenterebbe, invece, un tentativo di andare a rivitalizzare anche delle zone che sono più decentrate proprio attraverso l’insediamento bisettimanale delle bancarelle che creerebbe maggiori flussi. In questo caso, però, c’è da capire fino a che punto gradirebbero gli ambulanti.

Infine, la novità ulteriore sarebbe rappresentata dall’ipotesi di andare a spostare le bancarelle su corso Trento e Trieste, quindi mantenendo sempre una posizione centralissima per il mercato, ma senza invadere le piazze. In questo caso, però, si potrebbe richiedere una chiusura al traffico nella fascia mattutina e, quindi, andrebbero esaminati tutti i pro e contro di questa soluzione.

Su queste proposte si aprirà, dunque, un confronto con i diretti interessati, per arrivare poi prima possibile a definire il nuovo scenario dei mercati nel centro storico.

Il tutto, come detto, in un contesto di riordino generale attraverso un apposito Piano che si basa sulla motivazione esplicita di voler valorizzare sempre di più l’aspetto turistico e culturale dei luoghi più pregiati e ricchi di testimonianze storiche. Ed anche se ancora tutto è sulle scrivanie dei tecnici dell’Ufficio commercio, quello che affiora è l’orientamento generale di andare a liberare le due piazze principali dalle bancarelle, recuperando, le zone del centro che sono state appena riqualificate o zone comunque di una certa centralità per dare appeal ai mercati stessi.Rebus dei mercati ambulanti: ora spunta anche l’ipotesi di corso Trieste, in alternativa ad un ritorno in piazza della Viola. Si tratta di ipotesi alternative a quella location di piazza Arringo destinata ad essere cancellata per quel che riguarda la presenza delle bancarelle, secondo gli indirizzi guida di quello che sarà il nuovo Piano cittadino dei mercati che prevedono l’esclusione delle piazze principali, come piazza del Popolo e piazza Arringo, dalle sedi che ospiteranno, in futuro, gli ambulanti.Si tratta di ipotesi, come detto, cui l’Amministrazione comunale sta pensando, proprio nel discorso più globale della razionalizzazione dei mercati, per liberare le piazze più importanti dalle bancarelle, ma al tempo stesso considerando quali location alternative di prestigio potrebbero essere gradite dagli operatori del settore ambulante e anche dalla stessa clientela. E’ per questo che, in tempi stretti, si prospetta un confronto con la consulta del commercio e con le associazioni di categoria per una valutazione allargata delle possibili soluzioni al problema.Nel caso di un ritorno in piazza della Viola, ad esempio, ci sarà da capire come poter gestire eventualmente il discorso della sosta che, per le due mattinate del mercoledì e del sabato, andrebbe a pesare sulle casse comunali per il rimborso dovuto alla Saba. In questo caso, comunque, si tratterebbe di un ritorno al passato. L’altra soluzione, ovvero quella legata ad una maggiore capillarizzazione andando a coinvolgere, comunque, la riqualificata piazza Ventidio Basso, rappresenterebbe, invece, un tentativo di andare a rivitalizzare anche delle zone che sono più decentrate proprio attraverso l’insediamento bisettimanale delle bancarelle che creerebbe maggiori flussi. In questo caso, però, c’è da capire fino a che punto gradirebbero gli ambulanti.Infine, la novità ulteriore sarebbe rappresentata dall’ipotesi di andare a spostare le bancarelle su corso Trento e Trieste, quindi mantenendo sempre una posizione centralissima per il mercato, ma senza invadere le piazze. In questo caso, però, si potrebbe richiedere una chiusura al traffico nella fascia mattutina e, quindi, andrebbero esaminati tutti i pro e contro di questa soluzione.Su queste proposte si aprirà, dunque, un confronto con i diretti interessati, per arrivare poi prima possibile a definire il nuovo scenario dei mercati nel centro storico.Il tutto, come detto, in un contesto di riordino generale attraverso un apposito Piano che si basa sulla motivazione esplicita di voler valorizzare sempre di più l’aspetto turistico e culturale dei luoghi più pregiati e ricchi di testimonianze storiche. Ed anche se ancora tutto è sulle scrivanie dei tecnici dell’Ufficio commercio, quello che affiora è l’orientamento generale di andare a liberare le due piazze principali dalle bancarelle, recuperando, le zone del centro che sono state appena riqualificate o zone comunque di una certa centralità per dare appeal ai mercati stessi.Rebus dei mercati ambulanti: ora spunta anche l’ipotesi di corso Trieste, in alternativa ad un ritorno in piazza della Viola. Si tratta di ipotesi alternative a quella location di piazza Arringo destinata ad essere cancellata per quel che riguarda la presenza delle bancarelle, secondo gli indirizzi guida di quello che sarà il nuovo Piano cittadino dei mercati che prevedono l’esclusione delle piazze principali, come piazza del Popolo e piazza Arringo, dalle sedi che ospiteranno, in futuro, gli ambulanti.Si tratta di ipotesi, come detto, cui l’Amministrazione comunale sta pensando, proprio nel discorso più globale della razionalizzazione dei mercati, per liberare le piazze più importanti dalle bancarelle, ma al tempo stesso considerando quali location alternative di prestigio potrebbero essere gradite dagli operatori del settore ambulante e anche dalla stessa clientela. E’ per questo che, in tempi stretti, si prospetta un confronto con la consulta del commercio e con le associazioni di categoria per una valutazione allargata delle possibili soluzioni al problema.Nel caso di un ritorno in piazza della Viola, ad esempio, ci sarà da capire come poter gestire eventualmente il discorso della sosta che, per le due mattinate del mercoledì e del sabato, andrebbe a pesare sulle casse comunali per il rimborso dovuto alla Saba. In questo caso, comunque, si tratterebbe di un ritorno al passato. L’altra soluzione, ovvero quella legata ad una maggiore capillarizzazione andando a coinvolgere, comunque, la riqualificata piazza Ventidio Basso, rappresenterebbe, invece, un tentativo di andare a rivitalizzare anche delle zone che sono più decentrate proprio attraverso l’insediamento bisettimanale delle bancarelle che creerebbe maggiori flussi. In questo caso, però, c’è da capire fino a che punto gradirebbero gli ambulanti.Infine, la novità ulteriore sarebbe rappresentata dall’ipotesi di andare a spostare le bancarelle su corso Trento e Trieste, quindi mantenendo sempre una posizione centralissima per il mercato, ma senza invadere le piazze. In questo caso, però, si potrebbe richiedere una chiusura al traffico nella fascia mattutina e, quindi, andrebbero esaminati tutti i pro e contro di questa soluzione.Su queste proposte si aprirà, dunque, un confronto con i diretti interessati, per arrivare poi prima possibile a definire il nuovo scenario dei mercati nel centro storico.Il tutto, come detto, in un contesto di riordino generale attraverso un apposito Piano che si basa sulla motivazione esplicita di voler valorizzare sempre di più l’aspetto turistico e culturale dei luoghi più pregiati e ricchi di testimonianze storiche. Ed anche se ancora tutto è sulle scrivanie dei tecnici dell’Ufficio commercio, quello che affiora è l’orientamento generale di andare a liberare le due piazze principali dalle bancarelle, recuperando, le zone del centro che sono state appena riqualificate o zone comunque di una certa centralità per dare appeal ai mercati stessi.Rebus dei mercati ambulanti: ora spunta anche l’ipotesi di corso Trieste, in alternativa ad un ritorno in piazza della Viola. Si tratta di ipotesi alternative a quella location di piazza Arringo destinata ad essere cancellata per quel che riguarda la presenza delle bancarelle, secondo gli indirizzi guida di quello che sarà il nuovo Piano cittadino dei mercati che prevedono l’esclusione delle piazze principali, come piazza del Popolo e piazza Arringo, dalle sedi che ospiteranno, in futuro, gli ambulanti.Si tratta di ipotesi, come detto, cui l’Amministrazione comunale sta pensando, proprio nel discorso più globale della razionalizzazione dei mercati, per liberare le piazze più importanti dalle bancarelle, ma al tempo stesso considerando quali location alternative di prestigio potrebbero essere gradite dagli operatori del settore ambulante e anche dalla stessa clientela. E’ per questo che, in tempi stretti, si prospetta un confronto con la consulta del commercio e con le associazioni di categoria per una valutazione allargata delle possibili soluzioni al problema.Nel caso di un ritorno in piazza della Viola, ad esempio, ci sarà da capire come poter gestire eventualmente il discorso della sosta che, per le due mattinate del mercoledì e del sabato, andrebbe a pesare sulle casse comunali per il rimborso dovuto alla Saba. In questo caso, comunque, si tratterebbe di un ritorno al passato. L’altra soluzione, ovvero quella legata ad una maggiore capillarizzazione andando a coinvolgere, comunque, la riqualificata piazza Ventidio Basso, rappresenterebbe, invece, un tentativo di andare a rivitalizzare anche delle zone che sono più decentrate proprio attraverso l’insediamento bisettimanale delle bancarelle che creerebbe maggiori flussi. In questo caso, però, c’è da capire fino a che punto gradirebbero gli ambulanti.Infine, la novità ulteriore sarebbe rappresentata dall’ipotesi di andare a spostare le bancarelle su corso Trento e Trieste, quindi mantenendo sempre una posizione centralissima per il mercato, ma senza invadere le piazze. In questo caso, però, si potrebbe richiedere una chiusura al traffico nella fascia mattutina e, quindi, andrebbero esaminati tutti i pro e contro di questa soluzione.Su queste proposte si aprirà, dunque, un confronto con i diretti interessati, per arrivare poi prima possibile a definire il nuovo scenario dei mercati nel centro storico.Il tutto, come detto, in un contesto di riordino generale attraverso un apposito Piano che si basa sulla motivazione esplicita di voler valorizzare sempre di più l’aspetto turistico e culturale dei luoghi più pregiati e ricchi di testimonianze storiche. Ed anche se ancora tutto è sulle scrivanie dei tecnici dell’Ufficio commercio, quello che affiora è l’orientamento generale di andare a liberare le due piazze principali dalle bancarelle, recuperando, le zone del centro che sono state appena riqualificate o zone comunque di una certa centralità per dare appeal ai mercati stessi.Rebus dei mercati ambulanti: ora spunta anche l’ipotesi di corso Trieste, in alternativa ad un ritorno in piazza della Viola. Si tratta di ipotesi alternative a quella location di piazza Arringo destinata ad essere cancellata per quel che riguarda la presenza delle bancarelle, secondo gli indirizzi guida di quello che sarà il nuovo Piano cittadino dei mercati che prevedono l’esclusione delle piazze principali, come piazza del Popolo e piazza Arringo, dalle sedi che ospiteranno, in futuro, gli ambulanti.Si tratta di ipotesi, come detto, cui l’Amministrazione comunale sta pensando, proprio nel discorso più globale della razionalizzazione dei mercati, per liberare le piazze più importanti dalle bancarelle, ma al tempo stesso considerando quali location alternative di prestigio potrebbero essere gradite dagli operatori del settore ambulante e anche dalla stessa clientela. E’ per questo che, in tempi stretti, si prospetta un confronto con la consulta del commercio e con le associazioni di categoria per una valutazione allargata delle possibili soluzioni al problema.Nel caso di un ritorno in piazza della Viola, ad esempio, ci sarà da capire come poter gestire eventualmente il discorso della sosta che, per le due mattinate del mercoledì e del sabato, andrebbe a pesare sulle casse comunali per il rimborso dovuto alla Saba. In questo caso, comunque, si tratterebbe di un ritorno al passato. L’altra soluzione, ovvero quella legata ad una maggiore capillarizzazione andando a coinvolgere, comunque, la riqualificata piazza Ventidio Basso, rappresenterebbe, invece, un tentativo di andare a rivitalizzare anche delle zone che sono più decentrate proprio attraverso l’insediamento bisettimanale delle bancarelle che creerebbe maggiori flussi. In questo caso, però, c’è da capire fino a che punto gradirebbero gli ambulanti.Infine, la novità ulteriore sarebbe rappresentata dall’ipotesi di andare a spostare le bancarelle su corso Trento e Trieste, quindi mantenendo sempre una posizione centralissima per il mercato, ma senza invadere le piazze. In questo caso, però, si potrebbe richiedere una chiusura al traffico nella fascia mattutina e, quindi, andrebbero esaminati tutti i pro e contro di questa soluzione.Su queste proposte si aprirà, dunque, un confronto con i diretti interessati, per arrivare poi prima possibile a definire il nuovo scenario dei mercati nel centro storico.Il tutto, come detto, in un contesto di riordino generale attraverso un apposito Piano che si basa sulla motivazione esplicita di voler valorizzare sempre di più l’aspetto turistico e culturale dei luoghi più pregiati e ricchi di testimonianze storiche. Ed anche se ancora tutto è sulle scrivanie dei tecnici dell’Ufficio commercio, quello che affiora è l’orientamento generale di andare a liberare le due piazze principali dalle bancarelle, recuperando, le zone del centro che sono state appena riqualificate o zone comunque di una certa centralità per dare appeal ai mercati stessi.Rebus dei mercati ambulanti: ora spunta anche l’ipotesi di corso Trieste, in alternativa ad un ritorno in piazza della Viola. Si tratta di ipotesi alternative a quella location di piazza Arringo destinata ad essere cancellata per quel che riguarda la presenza delle bancarelle, secondo gli indirizzi guida di quello che sarà il nuovo Piano cittadino dei mercati che prevedono l’esclusione delle piazze principali, come piazza del Popolo e piazza Arringo, dalle sedi che ospiteranno, in futuro, gli ambulanti.Si tratta di ipotesi, come detto, cui l’Amministrazione comunale sta pensando, proprio nel discorso più globale della razionalizzazione dei mercati, per liberare le piazze più importanti dalle bancarelle, ma al tempo stesso considerando quali location alternative di prestigio potrebbero essere gradite dagli operatori del settore ambulante e anche dalla stessa clientela. E’ per questo che, in tempi stretti, si prospetta un confronto con la consulta del commercio e con le associazioni di categoria per una valutazione allargata delle possibili soluzioni al problema.Nel caso di un ritorno in piazza della Viola, ad esempio, ci sarà da capire come poter gestire eventualmente il discorso della sosta che, per le due mattinate del mercoledì e del sabato, andrebbe a pesare sulle casse comunali per il rimborso dovuto alla Saba. In questo caso, comunque, si tratterebbe di un ritorno al passato. L’altra soluzione, ovvero quella legata ad una maggiore capillarizzazione andando a coinvolgere, comunque, la riqualificata piazza Ventidio Basso, rappresenterebbe, invece, un tentativo di andare a rivitalizzare anche delle zone che sono più decentrate proprio attraverso l’insediamento bisettimanale delle bancarelle che creerebbe maggiori flussi. In questo caso, però, c’è da capire fino a che punto gradirebbero gli ambulanti.Infine, la novità ulteriore sarebbe rappresentata dall’ipotesi di andare a spostare le bancarelle su corso Trento e Trieste, quindi mantenendo sempre una posizione centralissima per il mercato, ma senza invadere le piazze. In questo caso, però, si potrebbe richiedere una chiusura al traffico nella fascia mattutina e, quindi, andrebbero esaminati tutti i pro e contro di questa soluzione.Su queste proposte si aprirà, dunque, un confronto con i diretti interessati, per arrivare poi prima possibile a definire il nuovo scenario dei mercati nel centro storico.Il tutto, come detto, in un contesto di riordino generale attraverso un apposito Piano che si basa sulla motivazione esplicita di voler valorizzare sempre di più l’aspetto turistico e culturale dei luoghi più pregiati e ricchi di testimonianze storiche. Ed anche se ancora tutto è sulle scrivanie dei tecnici dell’Ufficio commercio, quello che affiora è l’orientamento generale di andare a liberare le due piazze principali dalle bancarelle, recuperando, le zone del centro che sono state appena riqualificate o zone comunque di una certa centralità per dare appeal ai mercati stessi.

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