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Polo Sant'Agostino in difficoltà: calano accessi in biblioteca e al museo


Il Polo di Sant’Agostino è in difficoltà. A confermarlo è lo stesso Comune di Ascoli che, in un documento istruttorio evidenzia i sempre minori accessi alla biblioteca, i sempre minori ingressi al Museo di arte contemporanea e lo scarso utilizzo delle aule e dell’auditorium. Questi i motivi che ora spingono l’ente a tentare di “rigenerare” il complesso culturale e di ammodernarlo e salvaguardarlo anche dal punto di vista strutturale. Insomma, l’obiettivo è far tornare il Polo un reale polo di attrazione culturale. In pratica, si prova a prendere il treno dell’Anci (l’Associazione nazionale dei Comuni italiani) che passa anche per Ascoli attraverso il Tavolo della rigenerazione creativa. Sperando che poi, una volta presentata la relativa manifestazione di interesse, si riesca davvero a rivitalizzare tutta la struttura culturale dietro piazza Sant’Agostino aldilà delle belle parole e degli intenti. E non resti solo un’occasione persa.

“La necessità di ammodernamento degli spazi – si legge nella scheda per la manifestazione di interesse rivolta all’Anci e predisposta dall’Arengo - e la scarsa capacità di realizzare progetti innovativi ed elaborare strategie finalizzate al coinvolgimento e allo sviluppo dei pubblici, fanno registrare dati negativi in termini di partecipazione: sono sempre meno i pubblici che fruiscono dei servizi della biblioteca e che accedono al museo di arte contemporanea (i dati sono rilavati nel primo caso dalle registrazioni degli utenti e nel secondo caso dal numero dei biglietti venduti) e sono scarsamente utilizzate sia l’aula didattica sia l’auditorium a causa dello stato di degrado in cui vertono”.

“Il Polo Culturale – scrive ancora l’Arengo - necessita pertanto di un articolato intervento di recupero finalizzato alla sua rigenerazione mediante azioni infrastrutturali, attività socio-culturali innovative rivolte ai giovani e strategie orientate a garantire la sua vitalità nel tempo”.

La rigenerazione dello spazio urbano del Polo Culturale S. Agostino, secondo il progetto dell’Arengo da portare sul tavolo dell’Anci, passa “attraverso alcuni interventi integrati: l’ammodernamento e l’adeguamento degli spazi finalizzati a una maggiore fruibilità e accessibilità fisica dei luoghi e dei patrimoni in essi contenuti (patrimonio librario, patrimonio artistico della collezione del museo di arte contemporanea, patrimonio storico-architettonico del palazzo); la realizzazione della III edizione di “Ap Art Up. Gioventù creativa”, progetto articolato in cantieri creativi rivolti a giovani artisti che parteciperanno a laboratori di produzione di arte contemporanea ispirati al territorio e alla sua identità; tavoli di co-progettazione partecipata per la definizione di strategie di innovazione sociale e sviluppo dei pubblici delle attività culturali e creative, condotti con la tecnica del World Cafè”. Tavoli a cui dovrebbero partecipare operatori culturali, esperti, giovani del territorio, amministratori locali. Augurandosi che tutto ciò sortisca gli auspicati effetti.

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