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Mura storiche di Ascoli a rischio crollo, servono sei interventi per il salvataggio


Ora le parole non bastano più: occorre stringere i tempi per salvare le storiche mura della città. Sei sono gli interventi che ora l’Amministrazione comunale promette di realizzare con un costo di mezzo milione per evitare che la cinta muraria – con tanti anni sulle spalle e poca manutenzione nel corso dei decenni – possa cedere da un momento all’altro.

La situazione, in realtà, appare critica ormai da un po’ di tempo ed il passare degli anni rischia di rendere preoccupante lo stato delle mura, considerando che allo stato attuale il muro evidenzia alcune zone, sulle quali, risulta necessario eseguire interventi di ristrutturazione e risanamento a fronte di visibili segni di forte ammaloramento e con lesioni importanti.

Adesso, secondo il progetto di intervento approvato dalla giunta comunale, saranno sei le zone interessate dalla messa in sicurezza. La prima è quella di Lungo Castellano–Sisto V all'incrocio con via Marsi e rua del Frantoio, in corrispondenza della zona sud del centro storico sulla inistra del torrente Castellano. La seconda zona dove si interverrà per mettere in sicurezza le mura, invece, è quella a valle di Lungo Castellano – Sisto V ed a monte del complesso dell’ex Cereria, mentre il terzo intervento riguarderà via Ariosto (verso l’ex Sime), a circa 80 metri dall'innesto con piazza Matteotti, in corrispondenza della zona est del centro storico. Ed ancora, si interverrà sulle mura pure nel quartiere di Porta Cartara, immediatamente a monte della fine del ponte Cartaro, in direzione centro, sempre a sinistra rispetto al Castellano, così come i lavori riguarderanno la cinta muraria sul Colle dell'Annunziata proprio in prossimità della Facoltà di architettura, laddove il sito si raggiunge percorrendo la scalinata che parte da viale della Rimembranza. Ultimo tratto murario a rischio, infine, quello sempre sul colle dell'Annunziata ma più a valle del precedente e, precisamente, a monte di via Mazzoni ed in prossimità dell'incrocio tra la stessa e viale della Rimembranza (ovvero verso la strada per Rosara). A dettare l’esigenza di accelerare i tempi per intervenire sono gli stessi risultati dei sopralluoghi tecnici e delle relative indagini effettuate che evidenziano, come detto, forti segni di ammaloramento e rischi di crolli. Adesso, però, è tempo di passare subito dal progetto all’appalto dei lavori.

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