Falso allarme bomba, individuato e denunciato l'autore della telefonata anonima
E’ stato individuato e denunciato l’autore della telefonata anonima al 113 con la quale, sabato scorso poco dopo le 9, si comunicava la presenza di un ordigno esplosivo all’interno del centro commerciale Al Battente, rivelatosi poi un falso allarme. Si tratta di un quarantenne ascolano, L.R. le sue iniziali, individuato grazie al’analisi dei filmati registrati dalla telecamere di sorveglianza presenti all’interno del centro commerciale. Subito dopo aver ricevuto la telefonata, sono stati attivati tutti i protocolli antiterrorismo e sul posto sono stati inviati alcuni agenti della Polizia di Stato al fine di gestire la situazione ed evitare eventuali situazioni di panico. Nel frattempo sono scattate le indagini e Il personale che aveva ricevuto la telefonata ha verificato immediatamente che la stessa era stata effettuata dal posto di telefonia pubblico ubicato all’interno dello stesso centro commerciale. Con l’ausilio degli addetti alla sicurezza sono state acquisite le immagini registrate dall’impianto interno di videosorveglianza, grazie alle quali è stato possibile documentare il momento in cui è stata effettuata la telefonata. E’ stato possibile, così, seguire il giovane dal momento del suo ingresso fino all’uscita dal centro commerciale verificando che non avesse lasciato pacchi o oggetti all’interno dei locali. Inoltre, dalle prime informali informazioni assunte dalla Squadra mobile e Digos della Questura, il sospettato è risultato essere un cliente abituale del centro commerciale. Gli accertamenti esperiti e lo scambio di informazioni con i carabinieri, corroborate anche da raffronti tra la documentazione video-fotografica acquisita e quella presente nel web ed in particolare presso il social network Facebook, hanno portato all’identificazione dell’autore della telefonata. Dalla successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti e sequestrati gli abiti indossati dal giovane al momento della telefonata. Il quarantenne, dopo essere stato condotto in Questura, si è assunto la totale responsabilità del gesto e a quel punto per lui è scattata la denuncia e dovrà ora rispondere del reato di procurato allarme.