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Ex Carbon, bonifica dell'amianto a giugno 2016

E’ prevista per giugno 2016 la bonifica dell’amianto all’ex Carbon. E’ quanto prevede il cronoprogramma operativo messo a punto da tutti i soggetti del tavolo di concertazione per la riconversione dell’area. Un passaggio fondamentale per il quale tutti stanno remando nella stessa direzione, dall’azienda al Comune ed alla Regione, al fine di stoppare prima possibile quella maxi-multa europea da 400 mila euro ogni sei mesi che pende come una spada di Damocle sull’ente regionale e, a caduta, sul territorio ascolano. La tempistica delle azioni per sbloccare questo importante momento del percorso di riconversione dell’ex Carbon - seguito dall'assessore Lattanzi insieme al sindaco

- vede tutta una serie di tappe a partire dal prossimo mese di gennaio.

Il primo passaggio importante è avvenuto con la prima approvazione, con prescrizioni, del Piano di bonifica dell’area presentato dalla Restart, nello scorso mese di novembre. Ora, entro il prossimo 19 gennaio, il Piano dovrà essere adeguato a tali prescrizioni per arrivare all’approvazione definitiva. Sempre entro gennaio, si andrà a definire l’accordo di programma Ascoli 21, con l’azienda proprietaria dell’area con tempistiche di realizzazione, contenuti e oneri accessori a carico di Restart, anche dal punto di vista delle infrastrutture pubbliche. Questo mentre, parallelamente, l’aspetto urbanistico andrà avanti attraverso il Piano regolatore generale che dovrebbe tornare in consiglio comunale nei primi mesi del 2016 per l’approvazione definitiva.

Ma la corsa contro il tempo prevede – a seguire - anche un ulteriore passaggio, rappresentato dal protocollo di legalità che dovrà essere sottoscritto da Restart, Comune, Prefettura, sindacati e Camera di Commercio per poter consentire l’avvio delle operazioni propedeutiche alla bonifica dell’amianto presente nell’area. A quel punto, si potrà finalmente partire con l’individuazione della ditta specializzata e, quindi, a giugno, aprire il cantiere per la delicata operazione di rimozione dell’amianto all’interno dell’area. Una questione per la quale l’Europa sta chiedendo di pagare un pesantissimo “dazio” attraverso una maxi-multa. Parallelamente a questi lavori, infine, si avvierà tutto il percorso di analisi delle possibili imprese qualificate da parte di Restart per poi appaltare i lavori della bonifica completa che aprirà le porte alla riconversione dell’area.

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