Ascoli sarà "videosorvegliata" per la sicurezza antiterrorismo e vandali

Sicurezza antiterrorismo e atti vandalici sempre più frequenti spingono ora l’Arengo ad attivare un'unica rete di videosorveglianza in città con il coordinamento e la gestione unica di tutte le telecamere già esistenti sul territorio. Un sistema di prevenzione e sicurezza che era stato sollecitato proprio di recente dal comitato per la sicurezza della Prefettura e che ora, a conclusione del monitoraggio in corso di tutti gli impianti di sorveglianza esistenti, sarà coordinato dal Ced (centro elaborazione dati) del Comune ascolano.

Si passa alla fase più concreta dell’operazione, dunque, dopo che già nel luglio scorso era stato approvato un apposito regolamento per l’utilizzo delle varie telecamere presenti in città. Il punto di partenza è proprio il fatto che sul territorio comunale insistono già diversi sistemi di videosorveglianza autonomi, molti dei quali non ricondotti al controllo della polizia municipale, ma ora si è deciso per un’accelerazione della creazione di questo sistema unico di videosorveglianza anche alla luce del “Giubileo della misericordia” indetto dal Papa per il quale è stato richiesto ai comuni interessati dall'evento, tra i quali anche il Comune di Ascoli, di attivare sistemi di videosorveglianza nelle aree sensibili e che potranno essere luogo di eventi legati al Giubileo stesso. Un discorso che è stato ripreso ed affrontato nella riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica tenutasi in Prefettura nello scorso mese di novembre e nella quale il prefetto aveva ribadito la necessità di mappare e monitorare in via continuativa i sistemi di videosorveglianza pubblici e privati nei siti interessati alle manifestazioni giubilari, come da direttiva del Ministero dell'Interno, considerando anche i recenti avvenimenti terroristici.

Si è, quindi, preso atto che per predisporre tutto il sistema è necessario un maggiore coordinamento nella gestione dele apparecchiature di videosorveglianza, facendo in modo che tutte le riprese vengano convogliate in un unico luogo e che vengano registrate anche su apparati di memorizzazione, per facilitarne la eventuale fruizione da parte delle forze dell'ordine.

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