Cinema all'aperto e incontri culturali nel giardino vescovile

C'è un possibile futuro estivo anche da cinema all'aperto e da luogo destinato ad iniziative ed incontri culturali per il suggestivo giardino della Curia vescovile, con apertura a cittadini e turisti.

Sarebbe questa l’intenzione del vescovo, monsignor D’Ercole, proprio per aprire alla città un ulteriore luogo di grande bellezza e finora rimasto chiuso e poco conosciuto dagli ascolani e dai visitatori.

Un’idea che sarebbe inserita in una più ampia strategia del vescovo orientata a valorizzare maggiormente, aprendole alla città, tutte le strutture della Diocesi con le giuste caratteristiche, così come si starebbe verificando la possibilità – seppure le problematiche in tal senso non manchino – di riuscire ad ampliare le aperture delle splendide chiese della città specie nel periodo turistico.

In realtà, lo stesso monsignor D’Ercole avrebbe confermato la sua volontà di aprire il giardino vescovile alla città anche al sindaco e alla giunta comunale ascolana, in occasione del recente incontro natalizio per uno scambio reciproco di auguri. Un’apertura che potrebbe essere garantita creando all’interno del giardino stesso, - che merita sicuramente di essere visitato - iniziative o dibattiti culturali e organizzando anche una serie di proiezioni cinematografiche, sulla scia di quanto già sperimentato con il cinecircolo di Monticelli, ma stavolta all’aperto, quindi per il periodo estivo. Discorso, quindi, indipendente rispetto a quello che poi si deciderà di andare a programmare per la riapertura del Piceno, dopo la decisione di riprendere in mano la struttura e di chiudere il rapporto con la gestione precedente delle sale cinematografiche. Una vicenda che, come noto, ha tenuto banco nei mesi scorsi a livello di opinione pubblica, sfociando poi anche nelle aule giudiziarie per la definizione della vertenza venutasi a creare.

Tornando, invece, all’utilizzo del giardino vescovile ed alla sua fruizione, va anche detto che in una fase iniziale si sarebbe addirittura ipotizzata la creazione di un possibile collegamento, realizzando un’apposita apertura, tra il giardino della Curia e quello del Comune, ma poi l’’ipotesi sarebbe tramontata. In ogni caso, anche accedendo dall’ingresso delle proprietà vescovili si potrebbe riuscire a garantire un nuovo punto di aggregazione a fini culturali e sociali nel cuore della città.

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