Falsi invalidi ad Ascoli, pronti nuovi controlli a tappeto
Nuova ondata di controlli a tappeto in arrivo per scovare i falsi invalidi. L’indicazione della giunta comunale, sulla basa di quanto concordato dal gruppo di monitoraggio sulla convenzione per i parcheggi, è chiara e inequivocabile: “si rende inoltre necessario intensificare i controlli sulle auto in sosta che espongono il permesso disabili”. E questo significa che i vigili urbani saranno chiamati ora ad impiegare ulteriori energie su questo discorso di repressione degli abusi a scapito di chi ha reali disabilità e si vede appioppare l’ulteriore handicap, logistico, di non poter fruire di quegli stalli cui avrebbe diritto.
Si spinge, dunque, sull’acceleratore, anche dopo le continue segnalazioni (incluso l’ultimo confronto), in tal senso, da parte della Saba che, attraverso i propri ausiliari riscontra quotidianamente la presenza di “furbetti” che utilizzano i tagliandi riservati ai disabili per sostare fuori dalle regole.
In realtà, già in precedenza, la stessa Saba aveva anche inoltrato una lettera all’Arengo segnalando la presenza costante di “gente normodotata che parcheggia in centro auto di grossa cilindrata col permesso per disabili…”. Ma questo problema dei falsi invalidi, pur dopo quattro anni di strategie ed azioni per reprimere il fenomeno, ritorna a galla, inevitabilmente, per la difficoltà di contrastare tutti coloro che pur di trovare un parcheggio gratuito sarebbero disposti a tutto.
Adesso, dunque, scatterà una fase di ulteriore intensificazione dei controlli, con i falsi invalidi sotto la lente d’ingrandimento.
Tra le zone maggiormente “colpite”, oltre a quella della zona Carisap, in passato, ma che ora – pur essendo inaccessibile – vede presenze di auto irregolarmente in sosta entrando dalla parte delle Poste, ci sono anche la zona di corso Vittorio Emanuele e diverse altre vie a ridosso delle zone a traffico limitato.
Come detto, già da più di quattro anni l’Arengo ha iniziato questa crociata contro i falsi invalidi, ma il fenomeno non è facile da controllare e, tra l’altro, non sembra destinato a scomparire. Ci sono episodi che, inevitabilmente, continuano a susseguirsi. Dai controlli finora effettuati, ad esempio, è emerso che, in città. c’è chi si reca ogni giorno, con un’auto Suv o fuoristrada e un permesso “H”, partendo anche da San Benedetto, per occupare un posto riservato ai disabili. C’è chi utilizza permessi fotocopiati per parcheggiare in pieno centro senza problemi. C’è chi utilizza il tagliando di un parente ultranovantenne con problemi di deambulazione o addirittura morto per evitare di pagare la sosta. E la cosa che più lascia perplessi è che l’esercito dei falsi invalidi vede “arruolati” diversi professionisti insospettabili.