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Colucci, l'Arengo prova a tenersi il giardino come parco pubblico

L’Arengo prova a tenersi il giardino del Colucci, almeno in parte, per un possibile utilizzo pubblico, sia come parco che come location per eventi. Il tentativo che l’Amministrazione comunale sta portando avanti si concretizza in una richiesta già indirizzata all’Agenzia demaniale, proprio per l’importanza che tutta quell’area verde in pieno centro potrebbe rivestire per la città.

In questa direzione, si sta muovendo l’assessorato al patrimonio, guidato da Silvestri, attraverso anche contatti con i referenti locali del Demanio, pur nella consapevolezza che il percorso non appare dei più semplici. Questo perché proprio sulla base di quanto inizialmente concordato con l’Agenzia demaniale, tutto l’immobile del Colucci, giardino incluso, dovrebbe passare alla Guardia di finanza che ha necessità di più idonei spazi per il proprio Comando provinciale.

L’Arengo, di contro, non vorrebbe privare del tutto la città di questo ampio spazio verde che finora, seppure utilizzato quotidianamente dai dipendenti degli uffici comunali, in diverse occasioni è stato utilizzato anche come location per diverse manifestazioni, concerti e iniziative.

Il tentativo di mediazione si baserebbe, tra l’altro, anche su un’ipotesi di eventuale utilizzo pubblico parziale, del giardino, lasciando alle Fiamme gialle lo spazio necessario per le esigenze di servizio e per il relativo parco auto. In tal senso, però, non ci sono ancora riscontri ufficiali da parte del Demanio. Così come non ci sono riscontri anche per quel che riguarda la concessione della parte dell’ex distretto militare di proprietà demaniale. A tal proposito, l’Amministrazione comunale dovrebbe mettere a punto a breve un progetto per il riutilizzo di parte di questo edificio per attività culturali ed in particolare per mostre, esposizioni ed altre manifestazioni, considerando che per poter procedere con la cessione deve essere prevista, per l’appunto, una destinazione culturale. Discorso diverso, invece, per l’ala comunale dell’ex distretto, per la quale è già stato approvato il progetto esecutivo e sono pronti i soldi necessari (circa 2 milioni di euro) per predisporre l’intervento che servirà, poi, a consentire il trasferimento degli uffici comunali dal Colucci e dall’attuale sede dell’Ufficio anagrafe.

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