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Intervista a Giacinto Alati: "Sarà l'anno degli investimenti per il futuro"


Il 2016 sarà un anno importante per la Ciip. Incassato il via libera da parte dei 59 Comuni soci della società di gestione del servizio idrico che qualche giorno fa hanno approvato il bilancio dell’azienda, il presidente Giacinto Alati guarda al futuro e fissa gli obiettivi per i prossimi anni.

“Dopo aver risanato l’azienda – spiega il presidente dell’ex consorzio idrico – ed essere riusciti a trovare le risorse per finanziare l’intero Piano d’ambito, ora sarà importante concentrarci su alcune opere che dovranno essere realizzate nei prossimi anni”.

Una di queste verrà presentata proprio nei prossimi giorni…

“Il 19 febbraio, alla presenza tra gli altri del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, degli

assessori regionali Anna Casini e Stefano Cesetti, verrà presentato il nuovo tracciato

dell’Acquedotto del Pescara.Il progetto di massima è stato redatto dall’università politecnica delle

Marche e verrà illustrato dai professori Alessandro Mancinelli e Torquato Nanni”.

Per quale motivo è stato deciso di progettare una nuova condotta idrica?

“Dobbiamo garantire il futuro sia per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico che la fornitura

dell’acqua. L’acquedotto del Pescara è stato inaugurato il 2 ottobre del 1955 e dopo sessant’anni è

giunto il momento di intervenire. E’ nostro compito evitare che possa accadere quello che, ad

esempio, è accaduto a Messina dove a causa delle precarie condizioni delle tubature un’intera città è

rimasta per giorni senza acqua”.

Quanto costerà la realizzazione del nuovo acquedotto? E, soprattutto quali sono i tempi di

realizzazione?

“Saranno necessari intorno ai 35 milioni di euro per realizzare la nuova condotta che seguirà un

tracciato differente rispetto a quello attuale e che è stato studiato utilizzando metodi di rilevamento

all’avanguardia grazie anche al coinvolgimento dei sindaci del territorio. Per quanto riguarda,

invece, i tempi di realizzazione saranno necessari tra i cinque e i sette anni. A breve verrà avviato

l’iter burocratico per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’acquedotto

che consentirà anche di intercettare finanziamenti europei”.

Oltre a alla nuova condotta, quali sono gli altri obiettivi della Ciip?

“Il consiglio di amministrazione ha deciso di investire una cifra significativa per la ricerca di nuove

risorse idriche. Sempre in un’ottica futura, è indispensabile riuscire a garantirsi nuove forme di

approvvigionamento idrico. A questo si aggiunga poi tutto il lavoro che è stato fatto e che si

continuerà a fare per ridurre al minimo la dispersione idrica”.

Per quanto riguarda la depurazione, invece, ci sono delle novità?

“Stiamo valutando la possibilità di realizzare un impianto per la trasformazione dei fanghi.

Attualmente la Ciip ha rilevato tutti i depuratori presenti sul proprio territorio di competenza e sta

sempre più diventando una società multiservizi”.

Presidente Alati, tra pochi mesi scadrà il suo secondo mandato alla guida della Ciip. Quali sono i

punti di forza di questa società?

“Innanzitutto la Ciip è un’azienda solida i cui soci sono amministrazioni pubbliche ma che viene

gestita con gli stessi criteri di una società privata. Si tratta di una azienda che garantisce lavoro a

circa 250 persone e che può contare al suo interno su delle grandi ed efficienti professionalità. Una

solidità che ci ha consentito di trovare le risorse per finanziare i 90 milioni di euro di lavori previsti

dal Piano d’ambito”

Una solidità che consente di garantire un servizio migliore per gli utenti?

“Certamente. La Ciip è la società di fornitura del servizio idrico che ha il costo dell’acqua più basso

delle Marche ed è l’unica che non fa pagare ai propri clienti i primi 20 metri cubi di acqua

consumata”.

Abbiamo detto che siamo agli sgoccioli del suo secondo mandato, è pronto per il terzo?

“Non c’è alcun vincolo al terzo mandato, ma la scelta del consiglio di amministrazione spetta ai soci

della Ciip. Saranno, dunque, i sindaci a giudicare il lavoro svolto in questi anni e decidere se

confermarmi alla guida dell’azienda”

Quale sarà la sfida che dovrà affrontare il prossimo presidente della Ciip?

“Sicuramente sarà opportuno fare una riflessione per valutare la possibilità di rivedere il Piano

d’ambito”.

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