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Truffe e raggiri, in cinque finiscono nei guai


Cinque persone sono state denuinciate dai carabinieri per aver tentato, in tre occasioni distinte, di mettere in atto truffe e raggiri ai danni di cittadini inconsapevoli. Tre persone, tutte originarie del Teramano, sono state identificate e denunciate dopo che a Castel di Lama si erano fatti consegnare due preziosi vasi in marmo di Carrara, promettendo il pagamento di circa 26.000 euro tra contanti ed assegni. L’aspetto, la professionalità e le parole convincenti di immediato saldo del debito, avevano indotto l’ignaro venditore a fidarsi ed a consegnare immediatamente la merce, salvo poi non ricevere il pagamento dei vasi.

A finire nei guai anche un uomo di Sant'Omero che riscuoteva i pagamenti di luce, acqua e gas da ignari clienti, simulando l’esistenza di una ditta di servizi postali privati, risultata in realtà non operante. Anche in questo caso, oltre al danno economico, si aggiungeva la beffa dal momento che le bollette non venivano pagate e in alcuni casi i cittadini si sono visti sospendere la fornitura dei servizi.

Una donna originaria di Rioma, infine, è stata denunciata dopo che i militrari dell'Arma avevano appurato che aveva creato un falso negozio “on-line” in cui offriva a prezzi stracciati vari oggetti “griffati” di alta moda, salvo poi, una volta incassato il denaro, riuscire a far perdere le proprie tracce.

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