Giro di vite sugli affitti comunali senza contratto. Ad Ascoli una trentina di casi
Dopo i confronti (che comunque proseguiranno), ora si passa alla regolarizzazione degli affitti comunali fantasma ad Ascoli. Ovvero di quei casi in cui associazioni e circoli si ritrovano, ormai da diversi decenni, ad occupare dei locali di proprietà comunale senza un contratto e, in molti casi, senza un canone di affitto da pagare o, comunque, con un canone irrisorio.
Una serie di situazioni che ora l'ente comunale dovrà rendere trasparenti e regolari. Mentre prosegue la fase del confronto con le associazioni interessate dalla questione, avviato dall'assessorato al patrimonio, e ci si accinge ad incontrare anche i circoli culturali, si entra nella fase operativa. Una fase che, in linea di massima, riguarderà una trentina di soggetti, tra associazioni e circoli, che attualmente utilizzano locali del Comune senza avere un regolare contratto di locazione e, in molti casi, come detto, senza un canone da pagare o canoni irrisori. Insomma, arriva il momento di stringere e passare dalle parole ai fatti.
Dopo aver monitorato la situazione, ora si deve mettere mano al processo di regolarizzazione considerando che ci sono diverse situazioni da sistemare.
L'Arengo, di fatto, pur comprendendo anche il ruolo che certe associazioni culturali e di volontariato svolgono per la comunità, deve far rispettare le regole, con la stessa Corte dei conti che vigila in tal senso. Dopo le associazioni, ora partiranno i confronti con i circoli culturali, per poi procedere con la normalizzazione attraverso nuovi contratti per tutti.
Ed in tal senso, si ipotizza anche di poter scomputare dai canoni di affitto alcuni servizi che gli stessi circoli potrebbero svolgere per la pubblica utilità, come ad esempio la vigilanza in strada fuori dalle scuole ed altre attività.