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Auto blu e di servizio, anche gli enti piceni sotto controllo

Auto blu e vetture di servizio: ora il Ministero vuole verificare il contenimento dei costi ed ecco che anche Provincia, Comune di Ascoli ed altri enti del Piceno mettono i numeri in v

etrina. Un contenimento dei costi che dovrà essere effettuato entro il 2016 e che prevede un taglio di almeno il 25 % delle auto blu. Inoltre, per gli enti che non abbiano comunicato la propria situazione delle vetture in servizio ogni anno, è previsto un tetto di spesa inferiore del 50% (rispetto alla spesa del 2013) per il parco auto. Per quanto riguarda le Regioni e gli enti locali, infatti, proprio ora, a febbraio, si tirano le somme – con tutti i dati pubblicati sul sito del Ministero della funzione pubblica – dopo che lo scorso 17 dicembre è stato siglato in Conferenza unificata un accordo in cui si prevede che “entro il 31 dicembre 2016 sia operata una riduzione delle autovetture di servizio con autista, per il trasporto di persone, in misura pari al 25% rispetto alle autovetture disponibili alla data dell’accordo”.

Ma a parlare sono proprio i dati comunicati al Ministero e ora diffusi on line. Innanzitutto, va detto che sono ancora diversi gli enti piceni (ma anche a livello nazionale) che non hanno ancora provveduto a comunicare la propria situazione. Palazzo Arengo e la Provincia di Ascoli, invece, hanno già risposto fornendo i numeri delle auto a disposizione. Nello specifico, l’Arengo ha dichiarato di avere a disposizione complessivamente 26 auto, delle quali 23 in utilizzo per attività di servizio, 2 in uso esclusivo con autista (per il sindaco) ed 1 in uso non esclusivo senza autista. Le auto risultano tutte di proprietà dell’ente, quindi non ci sono noleggi. La Provincia ascolana, invece, ha dichiarato la disponibilità di 23 auto di cui 21 per servizi e quindi senza autisti e 2 di rappresentanza di cui 1 di uso esclusivo con autista (per il presidente). Dunque, l’ente comunale ha una maggiore dotazione, seppure di 3 unità, rispetto a quello provinciale, ma questo è proporzionato a ciò che accade nelle altre realtà. Per avere un termine di paragone, tra i Comuni, tra i dichiaranti c’è anche il Comune di Ancona che ha comunicato la disponibilità di 34 auto. Per le Province, invece, emerge che in altri territori, come ad Ancona e Teramo, il parco auto dichiarato è di 2 auto complessive sia per il capoluogo marchigiano che per quello del vicino Abruzzo. La Regione Marche, invece, ha dichiarato di avere in totale 62 auto, di cui 3 del consiglio regionale. Altre 56, invece, sono utilizzate per le attività di servizio di assessorati ed uffici, mentre 3 sono auto di rappresentanza della giunta, di cui una ad uso esclusivo e con autista (per il presidente).

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