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L'Arengo bacchetta Equitalia: non recuperati 7,5 milioni per le multe


L’Arengo deve ancora incassare 7,5 milioni di euro per le multe non pagate, ad Ascoli, dal 2004 al 2013. Ed ora l’ente si prepara a bacchettare Equitalia che avrebbe dovuto procedere con il recupero dei crediti, ma in realtà ha riportato nelle casse comunali solo 230 mila euro. Nel frattempo, il Comune ascolano ha già deciso di cambiare rotta andando a sostituire il sistema delle cartelle esattoriali, dimostratosi inefficace, con quello delle ingiunzioni fiscali.

All’Amministrazione comunale proprio non va giù il fatto che una somma così importante, che in realtà è molto più consistente se si pensa anche ai mancati pagamenti dei tributi, non sia mai rientrata nelle casse comunali, alleviando le criticità dei bilanci comunali e, tra l’altro, facilitando anche la quadratura dei conti cui stanno lavorando da mesi l’assessore Gibellieri e gli uffici comunali preposti. Anche il sindaco Castelli, nell’analizzare i nuovi canoni concessori durante la l’ultima seduta del consiglio comunale, ha evidenziato le grandi difficoltà create proprio da Equitalia per il mancato recupero di questi 7,5 milioni di euro che pesano come un macigno sulle casse comunali. In realtà, finora Equitalia – come confermato dal sindaco stesso in aula – ha riportato nel conto corrente dell’Arengo soltanto 230 mila euro. E la percentuale generale di recupero, finora, risulta essere solo del 3%. La somma milionaria da incassare, di fatto, nasce dai ruoli relativi alle multe per il codice della strada non pagate nel tempo, ovvero dal 2004 fino al 2013 ed ora è che chiaro che l’ente vuole capire cosa sia successo e cosa non abbia funzionato.

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