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Non puoi pagare le tasse? Lavori per il Comune. L'idea di M5s approvata dall'Arengo


Si cumulano, sulle scrivanie dell’Arengo, i mancati pagamenti di multe, tasse e servizi vari da dieci anni a questa parte. Con cifre che si avvicinano ormai ai 10 milioni di euro (basti pensare che solo per le multe il Comune deve riscuotere, attraverso Equitalia, 7,5 milioni). Ecco allora, saltar fuori dal cilindro la soluzione del baratto amministrativo, approvata dalla giunta comunale per recuperare indirettamente parte delle somme non riscosse e, al tempo stesso, andare incontro al cittadino in difficoltà consentendogli di ridurre, prestando lavoro, gli importi relativi a Ici, Imu, Tari, multe e servizi come mense scolastiche ed altro. In realtà, però, l’idea nasce da una mozione del Movimento 5 Stelle presentata nello scorso mese di agosto, con la quale si sollecitava proprio questo tipo di soluzione per aiutare i cittadini in difficoltà.

Similmente avviene riguardo al baratto amministrativo, una misura che l’amministrazione ascolana ha recentemente e lodevolmente deciso di portare avanti.

Ed a tal proposito, il capogruppo dei pentastellati in consiglio comunale, Massimo Tamburri, ci tiene a fare chiarezza: “Siamo felici di aver stimolato sindaco e giunta con la nostra mozione, presentata ad agosto 2015 e informalmente discussa anche con esponenti della maggioranza, per un provvedimento che troviamo utile per vari motivi. Siamo invece un po' tristi nel constatare che sindaco e giunta non dicano nulla della nostra azione, segno di scarsa correttezza istituzionale, ignorando l’attività del consiglio comunale e di scarsa trasparenza, non informando i cittadini su cosa fanno i loro rappresentanti”.

La strategia del baratto amministrativo, già applicata in qualche altra città italiana ed ora varata dalla giunta comunale ascolana, prevede la predisposizione di un apposito regolamento e di un bando per consentire a tutti gli interessati di farsi avanti e di mettersi a disposizione dell’Amministrazione comunale. Ovviamente, ciò non significherà essere assunti dall’ente, ma semplicemente fornire delle prestazioni richieste dall’Arengo ad un corrispettivo orario prestabilito che non verrà erogato, ma scalato dai debiti pregressi accumulati dal cittadino.

Un tentativo, dunque, anche per ristabilire l’equità sociale a fronte di un numero sempre crescente di famiglie che non riesce più a pagare bollette, tasse, servizi e quant’altro. Gli importi a debito saranno scalati tramite effettuazione di lavori socialmente utili prestabiliti dall’ente comunale quali tinteggiatura, cura del verde, pulizia e sgombero di edifici pubblici. In questo modo, il Comune andrebbe a risparmiare sui costi per le manutenzioni.

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