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Ascolano trattenuto in Libia, si muove anche l'Onu

Il consiglio di sicurezza dell'Onu si Ascolano tratternuto interessa della situazione di Franco Giorgi, l'ascolano di 72 bloccato a Tripoli in Libia dal marzo dello scorso anno. Per gli esperti delle Nazioni Unite che monitorano le situazioni di crisi, l'ascolano è "trattenuto" per una vicenda legata a un traffico di armi verso il Paese nordafricano in violazione dell'embargo internazionale. Il nome di Giorgi, scrivono gli esperti, emerge nell'inchiesta che ha coinvolto Abdurraouf Eshati, un libico arrestato e condannato a sei anni in Gran Bretagna per un traffico da 28,5 milioni di dollari di armi destinate alle milizie di Zintan. Giorgi, "il principale mediatore italiano" del network, "ha ricevuto una prima tranche di denaro, che ha poi affermato essergli stata rubata". A marzo 2015 si è recato a Tripoli, "probabilmente per discutere il problema con i propri clienti", e da allora è stato "trattenuto". C'è massimo riserbo fra gli investigatori e gli inquirenti italiani sul caso di Franco Giorgi. Sulle circostanze che gli impediscono di lasciare la Libia è aperto un fascicolo di indagine presso la procura di Ascoli Piceno, che ha delegato gli accertamenti ai carabinieri del Ros.

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