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Chi scava, ad Ascoli, dovrà pagare una tariffa al Comune


D’ora in avanti, chi scava, ad Ascoli, pagherà per rimborsare il Comune del degrado della pavimentazione e inoltre dovrà provvedere alla risistemazione della stessa. Questo il contenuto principale del nuovo regolamento per le manomissioni e i ripristini delle strade comunali e del sottosuolo, con l’istituzione di quella che potremmo definire una sorta di “tassa sugli scavi” e di un annesso tariffario destinato a portare nelle casse dell’Arengo un bel po’ di soldi per tamponare le esigenze di bilancio e rimpinguare le casse comunali in difficoltà.

Ecco, dunque, la previsione di un compenso all’Arengo per tutti quei lavori e interventi di qualsiasi genere, privati o pubblici, che richiedano la manomissione del suolo e del sottosuolo pubblico (ad esempio gli scavi per inserire sotto la superficie stradale tubi, cavi e quant’altro) e che, quindi, comportino degrado per fondazioni stradali e pavimentazioni. In definitiva, un altro balzello che va ad integrare il quadro delle nuove possibili entrate dell’Arengo dopo l’introduzione del canone concessorio, ribattezzato anche “tassa sui parcheggi”. E questo “dazio” da pagare per chi manomette il sottosuolo urbano, nel senso letterale del termine, dovrebbe portare somme non trascurabili nelle casse comunali.

A tal proposito, nello stesso regolamento c’è un apposito articolo che riguarda le tariffe da applicare sulla base delle tipologie di pavimentazione sulle quali si andrà ad effettuare lo scavo o, comunque, qualsiasi altro tipo di intervento. Nello specifico, la tariffazione sarà di 20 euro al metro quadrato per la pavimentazione bituminosa (ovvero l’asfalto), mentre salirà a 150 euro al metro quadrato per la pavimentazione in pietra (tipo quella in arenaria che si sta ricollocando in gran parte del centro storico. Sarà di 30 euro al metro quadrato la tariffa per scavi su marciapiedi o banchine in cemento, mentre sarà di 100 euro, sempre al metro quadrato, la tariffa in caso di interventi su marciapiedi in pietra. E ancora, si pagheranno 45 euro al metro quadrato per la manomissione di pavimentazioni in masselli autobloccanti (ad esempio il porfido), così come si pagheranno soltanto 8 euro al metro quadrato per gli interventi su pavimentazioni in ghiaia, terra battuta ed altro. Altro passaggio importante è quello relativo alla tempistica dei lavori da eseguire. In caso di ritardi rispetto ai tempi previsti e comunicati all’Arengo, l’impresa o l’ente in questione dovranno pagare un importo minimo di 200 euro per ogni giorno di ritardo

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