Banca dell'Adriatico confluisce definitivamente in Banca Intesa
Banca dell’Adriatico confluisce in Intesa San Paolo. Il Consiglio di gestione del gruppo bancario, dando seguito al piano di razionalizzazione dell’istituto di credito, a distanza di soli quattro anni dalla nascita della superbanca quando la Fondazione Carisap, cedendo la propria partecipazione azionaria della Cassa di Risparmio di Ascoli a Intesa San Paolo aveva favorito l’acquisizione di Banca dell’Adriatico con l’intenzione di creare un istituto di credito che fondava le proprie radici sul territorio e, al tempo stesso, in grado di essere maggiormente competitive, si assiste ora ad una nuova fusione che comporterà di fatto la perdita di Ascoli della sede direzionale dal momento che da qui a qualche settimana tutto verrà trasferito a Milano e ogni decisione verrà presa dai vertici di Banca Intesa. L’operazione di incorporazione si concluderà entro il prossimo 16 maggio, quando Banca dell’Adriatico perderà la propria personalità giuridica ed il consiglio di amministrazione attualmente in carica decadrà definitivamente. Rimarranno però le insegne che non verranno sostituite. Attualmente, Banca dell’Adriatico può contare su 205 sportelli bancari dislocati in tre nelle Marche, in Abruzzo e nel Molise. I dipendenti dell’istituto di credito sono 1800 mentre i clienti sparsi sul proprio territorio sono circa 370 mila. Prosegue dunque il risiko bancario che sta coinvolgendo sempre più gli istituti di credito delle Marche. Ora è la volta di Banca dell’Adriatico che a distanza di quattro anni dalla sua nascita, cambia nuovamente pelle perdendo sempre più il contatto con quel territorio che avrebbe dovuto rappresentare le proprie radici.