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Omicidio Rea, fissata la Cassazione per Parolisi


E’ stata fissata al prossimo 13 giugno l’udienza davanti ai giudici della Suprema corte di cassazione chiamati a pronunciarsi sul ricorso presentato dai difensori di Salvatore Parolisi sulla sentenza della corte d’assise d’appello di Perugia che lo scorso 27 maggio ha ricalcolato la pena infliggendo al caporalmaggiore 20 anni di carcere per l'omicidio della moglie Melania Rea. Gli avvocati del caporalmaggiore, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, hanno chiesto che venga annullata la sentenza dei giudici del capoluogo umbro poiché al loro assistito non sono state concesse le attenuanti generiche. I difensori, inoltre, hanno evidenziato quelli che ritengono essere degli elementi di illogicità riscontrando dunque un vizio formale che giustificherebbe pertanto l’intervento della Cassazione. Questi, insieme ad altri, anche'essi di carattere formale, sono i motivi per i quali i difensori di Parolisi chiedono che venga annullata la sentenza della corte d’assise d’appello di Perugia, oppure, in seconda istanza, che si provveda ad un ulteriore rinvio ad altra corte d’appello che provveda nuovamente a ricolcolare la pena.

Qualora i giudici della Cassazione dovessero confermare la sentenza d'Appello, calerà definitivamente il sipario sulla vicenda giudiziaria che ha riguardato Salvatore Parolisi ritenuto l'unico responsabile della orte della moglie Melania Rea, uccisa a coltellate il 18 aprile del 2011 nel Bosco delle Casermette di Ripe di Civitella.

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