Mense scolastiche, bando da 5,7 milioni. Cibo non utilizzato alle associazioni
Pronto il bando di gara per un appalto da quasi 6 milioni di euro per cambiare rotta sulle mense scolastiche ascolane. Una gara che assegnerà il servizio di ristorazione scolastica a basso impatto ambientale in tutte le scuole elementari e gli asili comunali per i prossimi cinque anni (tre più rinnovo per altri due anni) con l’obiettivo di garantire una qualità sempre più alta dei cibi, su misura per i bambini e con una particolare novità: tutti i cibi inscatolati che non verranno utilizzati non saranno sprecati ma verranno destinati alle associazioni di volontariato per fornire pasti a chi non può permetterseli.
Una vera e propria rimodulazione del servizio anche dal punto di vista della qualità, con l’Arengo che continuerà ad accollarsi costi decisamente consistenti (non essendo assolutamente sufficienti gli introiti dei buoni pasti alla copertura delle spese) pur di garantire un sempre più alto livello dei cibi forniti. Il tutto attentamente costruito con le indicazioni più aggiornate del Ministero della sanità, con i medici del Servizio alimentare dell’Asur e con la commissione mensa appositamente costituita con la presenza di genitori degli alunni e docenti. Senza dimenticare che poi, in ogni scuola o asilo, i rispettivi nuclei di valutazione composti, in ogni plesso, da due genitori ed un insegnante, monitoreranno la situazione.
Il bando, appena pubblicato dall’Arengo, prevede la presentazione delle offerte e dei relativi progetti entro il prossimo 6 giugno, con l’apertura delle buste prevista per il successivo 8 giugno. Il valore contrattuale stimato per la durata di 36 mesi e ulteriori 24 mesi di eventuale rinnovo è pari a 5.734.500 euro, considerando che il corrispettivo per i primi tre anni sarà di 3.440.800 euro. Il costo di ogni pasto sarà di 4,55 euro. Il servizio fa riferimento alla gestione (personale incluso) del 90% dei refettori comunali, esclusa la mensa di via Sardegna dove si utilizzerà personale comunale.
Un bando che l’assessore Brugni ha predisposto con il coinvolgimento della commissione mensa per la stesura e del Servizio igiene alimentare dell’Asur, tenendo conto delle esigenze alimentari dei bambini. Novità, come detto, l’inserimento della clausola che darà un punteggio a chi destinerà il cibo confezionato non utilizzato alle associazioni di volontariato, mentre gli scarti, ovvero i cibi avanzati, saranno utilizzati, come da normativa, per i canili.