Spari davanti al bar, convalidati gli arresti dei due giovani
Sono stati convalidati gli arresti dei due giovani fermati sabato sera che si erano resi protagonisti di scene da vero e proprio far west a Caselle di Maltignano. Nel corso del processo per direttissima che si è aperto ieri davanti al giudice del tribunale di Ascoli Emilio Pocci, l'ascolano di ventisei anni si è avvalso della facoltà di non rispondere mentre il giovane albanese di 24 anni che era con lui, davanti al magistrato, ha ricostruito i fatti. I due sono accusati di violenza privata e minacce aggravate dall'uso di armi da fuoco. Al termine dell'udienza, il giudice ha stabilito l'obbligo di dimora per l'ascolano e rimesso in libertà il giovane albanese. Il processo è stato quindi aggiornato al prossimo mese di ottobre. Erano appena trascorse le 22.30 di sabato sera, quando un avventore del bar Enjoy di Caselle di Maltignano aveva cominciato ad esprimere pesanti apprezzamenti nei confronti di una ragazza del posto. Era intervenuto il gestore del bar che aveva invitato il cliente a lasciare il locale ma il giovane, per tutta risposta, ha iniziato ad urlare e a minacciare il titolare dell'attività commerciale proima di allontanarsi. Poco dopo, però, il ragazzo è tornato a bordo della propria auto in compagnia di un altro giovane e, una volta giunto davanti al bar, ha tirato fuori una pistola e ha esploso alcuni colpi in aria a scopo intimidatorio, prima di dileguarsi. La fuga si concludeva, però, contro l'auto del titolare del bar che nel frattempo si era lanciato all'inseguimento dei due con lo scopo di bloccarli. Solo l’immediato arrivo delle forze dell’ordine ha evitato che alcuni testimoni dell'accaduto, in preda alla rabbia, si scagliassero contro uno dei due giovani che è stato immediatamente bloccato dai carabinieri. L'altro, invece, in un primo momento è riuscito ad allontanarsi ma poco dopo è stato rintracciato e bloccato dai militari dell'Arma. In un campo nelle vicinanze è stato ritrovata anche la pistola che dopo una prima analisi è risultata essere una scacciacani con colpi a salve. Per A.L., 26enne ascolano e H.S., 24enne di origine albanese sono scattate le manette per violenza privata e minacce aggravate dall’uso di armi da fuoco.