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Tassa rifiuti, il sindaco: "Aumento anche per colpa di chi evade". Stralci dal Consiglio



Dopo l'approvazione in consiglio comunale, ad Ascoli, del bilancio di previsione per il 2016 e della nuova aliquota per la Tari, con un incremento del 13%, interviene con una nota il sindaco Castelli.

"La tassa rifiuti ad Ascoli - scrive Castelli - è stata da sempre tra le più basse d'Italia. Fino all'anno scorso, la disponibilità di una discarica comunale a Relluce rendeva possibile un politica di contenimento tariffario di cui ci siamo lungamente avvantaggiati. Ora purtroppo, principalmente a causa della scriteriata decisione della Provincia di negare l'attivazione di una sesta vasca a Relluce , siamo stati costretti a praticare degli aumenti significativi. Le ragioni dell'aumento sono due. In primis l'esigenza di estendere il sistema porta a porta in tutta la città per raggiungere livelli più alti di separazione del rifiuto in città. I quartieri interessati da questa radicale innovazione saranno Porta Cappuccina, Porta Maggiore e, da ultimo, Monticelli e le frazioni di Ascoli; quei quartieri cioè dove attualmente la raccolta differenziata - effettuata con il sistema dei cassonetti stradali - non sta funzionando. Il porta a porta che, oggi come oggi, è attivato solo nel centro storico, a Campo Parignano e a Porta Romana richiede molti investimenti: Mezzi, personale, buste e mastelli, ecc. Una parte dell'aumento serve a finanziare questi costi. Ovviamente se i cittadini di queste aree cittadine sapranno collaborare con noi - migliorando la propria disponibilità a separare il rifiuto e garantendo una percentuale di differenziazione prossima al 65% - potremo archiviare gli aumenti e tornare nel club dei comuni con la Tari tra le più basse d'Italia. Purtroppo c'è anche una seconda ragione che ha imposto l'aumento: la grave incidenza dell'evasione della tassa rifiuti nella nostra città. Quasi un ascolano su 5 non paga la Tassa rifiuti e il Governo Renzi ha stabilito che le "quote inesigibili" relative ai mancati versamenti vengano caricate sulla tariffa a carico di tutti. Si tratta di ben 1.330.000 euro, circa un quinto del costo ordinario del servizio che, per legge, ci siamo visti costretti a fiscalizzare per poter garantire il servizio. (...) Se sapremo condividere responsabilmente i nostri impegni, individuali e collettivi, la tassa rifiuti tornerà più bassa. Dipende da noi e dal nostro senso civico. Nell'interesse della città, dell'ambiente e dei nostri risparmi".


FRAMMENTI DAL CONSIGLIO COMUNALE SUL BILANCIO

Ed ecco, invece, alcuni frammenti degli interventi dal consiglio comunale riunito ieri pomeriggio per approvare il bilancio 2016.

Valentina Bellini, Pd: “Per la prima volta, forse, sulla Tari si trovano un costo in più ma almeno per un aumento della qualità della vita, dopo tante spesse dissennate, magari per rifare il marciapiede… Altri risultati significativi, a parte la tormentata questione del Polo universitario, non ci sono, se non la demolizione della tribunale”.

Monica Acciarri, Pd: “Dal punto di vista dell’aumento della tassa sui rifiuti, qualcosa in più si sarebbe potuto e si potrebbe ancora fare. Magari con forme di premialità che non sono state mai adottate. Non lo invento io, ma vanno premiati i cittadini che da sempre fanno la raccolta differenziata rispetto a quelli che ancora non ci riescono. Nel futuro cerchiamo almeno di adottare queste formule per chi è diligente”.

Francesco Ameli, Pd: “Fa piacere che si discuta di rifiuti in maniera più ambiziosa, ma manca il passaggio successivo: le isole ecologiche dovrebbero essere un passaggio di superamento del porta a porta spinto con un minor costo di investimenti. L’anno scorso ci hanno detto che l’8% derivava da una sperimentazione e poi non si è visto nulla. Quest’anno si aumenta di un ulteriore 13% per investimenti nel porta a porta, ma spero che poi non accada come lo scorso anno e non si veda niente neanche stavolta. Un ulteriore appunto: abbiamo messo al massimo anche la Tari sui bar, ma con il centro storico martoriato, forse si poteva evitare…”.

Alessandro Bono, Fi: “Condivido l’impostazione sul porta a porta spinto. Tra l’altro qui ad Ascoli i costi previsti sono minori rispetto a San Benedetto che, pur con un territorio molto meno esteso, versa due milioni in più alla Picenambiente rispetto alla spesa che sosterremo noi. Crediamo che si possa raggiungere l’obiettivo del 65% di raccolta differenziata e poi potremo diminuire nuovamente la Tari”.

Daniele Gibellieri, assessore al bilancio: “C’è una cornice sempre più complessa dal punto di vista economico con l'ulteriore taglio dei trasferimenti. Abbiamo cercato di mantenere il livello qualitativo dei servizi alla persona. Abbiamo mantenuto invariate le politiche fiscali ad eccezione della Tari, inoltre abbiamo previsto 1,4 milioni di dividendi dalla Piceno Gas anche se avrei gradito sganciare il bilancio da questa voce, ma non è stato possibile. L’altro aspetto che stiamo portando avanti è l’azione di contrasto all’evasione che proseguirà. Sulla spending review, c’è un documento in itinere per riuscire a conseguire anche quest'anno risparmi importanti per le casse dell’ente”.

Giancarlo Luciani Castiglia, Pd: “In questo bilancio mancano gli 800 mila euro per la sanzione europea dovuta alla discarica della Carbon, i crediti di dubbia esigibilità risultano ridotti al minimo quando in realtà le cifre che non si riscuotono sono molto più importanti. E sul canone concessorio pensate che non ci sarà un contenzioso con la Saba? Questo è un bilancio che evidenzia una situazione grave”.

Massimo Tamburri, M5s: “Voglio sottolineare due aspetti: il primo è l’assenza di programmazione. Pur apprezzando gli sforzi di Gibellieri e dello staff comunale per trovare una quadra, la mancanza di programmazione provoca anche problemi finanziari, come per la questione dei led che oltre i danni estetici comporta anche danni finanziari, avendo dovuto aggiungere, il Comune, altre lampade alla bell’e meglio. Il secondo aspetto è quello legato al fatto che ora cominciamo a vendere pezzi di società ed anche gli immobili. Dove si arriverà?”.

Roberto Allevi, Pd: “La situazione, alla luce di questo bilancio, è allarmante. Eppoi, dove sono i soldi della vendita della discarica? E quelli della cessione del 40% di Ascoli servizi comunali? E’ la Corte dei Conti che chiede chiarezza in questo senso. Comunque, chi vincerà le prossime amministrative rischierà di trovarsi a certificare la chiusura di un’Amministrazione comunale”.


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