Centro rifiuti a Maltignano, il Comune si costituisce parte civile
Nell’ultima seduta del consiglio comunale di Maltignano, il sindaco Falcioni ha effettuato un breve excursus sulla vicenda del Centro per il trattamento e lo stoccaggio di rifiuti liquidi pericolosi e non pericolosi in via Bonifica, nel territorio maltignanese, di proprietà diPiceno Consind, mettendo in rilievo "l’iter autorizzativo dell’impianto in parola, risalente al 1998, l’assenza di V.I.A per la funzionalità dell’ impianto, il ritardo nell’eventuale rilascio dell’A.I.A ed i notevoli disagi segnalati dai cittadini della locale frazione di Caselle per effetto delle emissioni maleodoranti prodotte dallo stesso".
"Il sindaco, - come si legge in un comunicato dell'Amministrazione comunale - dopo aver ribadito che questa Amministrazione ha sempre avuto una posizione negativa chiara e netta in ogni sede, compreso le recenti conferenze di servizi, manifestando il suo dissenso motivato in ragione della presenza dell’impianto in zona esondabile, della distanza ravvicinata dall’abitato della succitata frazione e per i disagi segnalati afferma che il Comune ha fatto tutto ciò che è consentito dalla legge a tutela degli interessi dei cittadini; da ultimo le recenti segnalazioni degli stessi sulle emissioni maleodoranti sono state per l’ennesima volta trasmesse agli organi competenti significando nuovamente l’estremo disagio arrecato ai maltignanesi a causa degli odori prodotti dalle lavorazioni ed attività del Centro. Inoltre ha informato il consiglio comunale che l'Amministrazione ha di recente deliberato di costituirsi parte civile in un procedimento penale in corso di svolgimento innanzi il Tribunale di Ascoli per reati ambientali per fatti risalenti al 2012, sempre in merito alla predetta questione, essendo, il comune di Maltignano, stato riconosciuto dagli organi giudiziari parte offesa nel predetto procedimento, avviato peraltro su segnalazione sempre di questa Amministrazione. Infine il Sindaco ha affermato che i proventi degli eventuali risarcimenti riconosciuti all’ente dagli organi giudiziari al termine del predetto procedimento penale saranno investiti totalmente sul territorio di Caselle".