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Ogni giorno 50 persone alla mensa di Zarepta. Ma c'è anche chi va con l'auto di lusso...


Sono almeno cinquanta al giorno, ad Ascoli, le persone che bussano alla porta della mensa di Zarepta, associazione di infaticabili volontari al servizio del prossimo. Uno spiraglio di solidarietà che si apre, tutti i giorni domenica inclusa, sul lungo Tronto. Un posto a tavola c’è per tutti: anche per chi, magari, non ne avrebbe bisogno. E non mancano anche situazioni che, inevitabilmente, lasciano perplessi. Come quando a presentarsi alla mensa è stata una coppia chic, vestita di tutto punto e arrivata a bordo di una Bmw cabriolet rossa fiammante, per poi sedersi a mangiare tra indigenti, persone in difficoltà e immigrati in cerca di un pasto, come se niente fosse. O come quella famiglia che, vestita in maniera decisamente elegante, si è presentata da Zarepta perché aveva saputo che, in quel posto, si mangiava bene. O il giovane turista che gira le città fermandosi a mangiare in quelle mense dove non si paga. Situazioni che stridono con quel reale disagio sociale di che in quella mensa si può toccare tutti i giorni con mano.

Tante facce diverse, spesso contrastanti, di uno spaccato sociale che vede sfilare famiglie in difficoltà al fianco di persone sole che cercano qualcuno con cui parlare, tossicodipendenti, emarginati e, appunto, anche qualche benestante – almeno all’apparenza – che sceglie inspiegabilmente di mangiare alla mensa per i bisognosi. Chi presta servizio lì conferma, di tanto in tanto, la presenza di persone ben vestite, curate, distinte ed eleganti. Ma, chiaramente, non è lecito sapere quali siano le loro reali condizioni economiche.

A loro, gli ottanta volontari che fanno i salti mortali, a turno, per regalare un pasto caldo a chi ne ha bisogno, non interessa sapere chi sieda ai tavoli. L’importante è garantire un servizio che mai come in questo momento è fondamentale per una città che impoverisce e che evidenzia disagi sociali crescenti. Ottanta persone che si alzano la mattina presto per preparare quel menù che non costa nulla ma che vale tantissimo. La mensa apre tutti i giorni, compresa la domenica, dalle 11,30 alle 12,30, con una media di 50 persone al giorno con punte fino a 70 persone sedute in tavoli da sei posti. Ogni giorno c’è un menù composto da primo, secondo, contorno e frutta. Tutto gratis.

Come detto, l’ingresso è aperto a tutti: per sedersi basta solo mettere una firma sull’apposito registro. I “clienti” sono soprattutto ascolani, ma anche persone provenienti da altre città italiane, mentre gli immigrati rappresentano una fetta pari a circa il 20%. Gli ultimo dati ufficiali, aggiornati alla fine del 2014, parlano di 15.864 pasti erogati nell’arco di un anno, cui si aggiungono anche 485 persone che hanno approfittato del servizio doccia presente nella sede di lungo Tronto Bartolomei. Ma, aldilà dei numeri, contano quei servizi che non si possono misurare come la gentilezza, la disponibilità, la sensibilità di chi regala un po’ del proprio tempo a chi ne ha davvero bisogno. E anche a chi, qualche volta, ne approfitta.

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