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Mense scolastiche, ad Ascoli 20 società in gara per un bando da 6 milioni

Sono venti le società del settore di tutta Italia che hanno presentato le loro proposte per aggiudicarsi il maxi-appalto da quasi 6 milioni di euro per cambiare rotta sulle mense scolastiche ascolane. Una gara che assegnerà il servizio di ristorazione scolastica a basso impatto ambientale in tutte le scuole elementari e gli asili comunali per i prossimi cinque anni (tre più rinnovo per altri due anni) con l’obiettivo di garantire una qualità sempre più alta dei cibi, su misura per i bambini e con una particolare novità: tutti i cibi inscatolati che non verranno utilizzati non saranno sprecati ma verranno destinati alle associazioni di volontariato per fornire pasti a chi non può permetterseli.

Una vera e propria rimodulazione del servizio, anche dal punto di vista della qualità, con l’Arengo che continuerà ad accollarsi costi decisamente consistenti (non essendo assolutamente sufficienti gli introiti dei buoni pasti alla copertura delle spese) pur di garantire un sempre più alto il livello dei cibi forniti. Il tutto attentamente costruito con le indicazioni più aggiornate del Ministero della sanità, con i medici del Servizio alimentare dell’Asur e con la commissione mensa appositamente costituita con la presenza di genitori degli alunni e docenti. Ora la commissione preposta è al lavoro per aggiudicare una gara dal valore contrattuale stimato per la durata di 36 mesi e ulteriori 24 mesi di eventuale rinnovo in 5.734.500 euro, considerando che il corrispettivo per i primi tre anni sarà di 3.440.800 euro. Il costo di ogni pasto sarà di 4,55 euro. Il servizio fa riferimento alla gestione (personale incluso) del 90% dei refettori comunali, esclusa la mensa di via Sardegna dove si utilizzerà personale comunale. Un bando creato con il coinvolgimento della commissione mensa per la stesura e del Servizio igiene alimentare dell’Asur, tenendo conto delle esigenze alimentari dei bambini, con una rivisitazione della tipologia della grammatura diversificando in fasce d’età dai 6 agli 8 anni e dagli 8 agli 11 anni proprio per evitare sprechi. Considerando pure che i cibi non utilizzati e ancora confezionati verranno destinati alle associazioni di volontariato. Gli avanzi saranno destinati, invece, ai canili.

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