Il turismo ascolano e il mistero dei dati turistici spariti nel nulla
La stagione turistica ascolana entra nel vivo – pioggia permettendo - con un grosso punto interrogativo ed un alone di mistero che appare senza soluzione: che fine hanno fatto i dati su arrivi e presenze del 2015? Come mai tutto ancora tace, a livello ufficiale, dopo mesi e mesi dagli annunci di diversi Comuni, tra cui quello ascolano che per bocca del sindaco aveva annunciato un incremento delle presenze turistiche del 30%, nel 2015, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente?
La nuova stagione turistica anche sotto le cento torri si trova, di fatto, a ripartire a caccia di visitatori senza però avere punti di riferimento precisi. Basti pensare che sul portale ufficiale della Regione Marche per i dati turistici, tutto è fermo al 2014 e si può leggere che i dati turisti del 2015 sono ancora in fase di aggiornamento. Quegli stessi dati turistici che nello scorso mese di settembre sarebbero stati consegnati ai vari sindaci per poter tirare le somme della stagione precedente, con toni positivi per Ascoli visto che il capoluogo piceno risultava con 34.209 arrivi nel 2015, dato in linea con ciò che accadeva nel 2014 quando gli arrivi toccavano quota 34.215. E con le presenze, secondo quanto comunicato, che se nel 2014 toccavano quota 106.584, nello stesso periodo (gennaio-settembre) del 2015 erano risultate 147.228, ciò significa un aumento del 30 % rispetto all’anno precedente.
Numeri che avrebbero dovuto trovare riscontro nei mesi immediatamente successivi, ma così non è stato. Ed ad accrescere ulteriormente i dubbi sulla questione, ci sono anche i dati del 2014 che, riportati ufficialmente sul sito dell’osservatorio turistico regionale, hanno davvero del miracoloso, ma nel senso che non può che trattarsi di un miracolo quanto alla casella della permanenza media in albergo dei turisti stranieri si può leggere che ogni visitatore estero è rimasto sul territorio ascolano per ben 39 giorni in un mese… Se si esamina l’andamento di presenze ed arrivi ad Ascoli, nel mese di dicembre del 2014, per l’appunto, si scopre che ad arrivare sono stati in 150, per un totale di pernottamenti (ovvero di presenze) pari a 5.916. Dividendo il numero di presenze per il numero di persone arrivate, ecco che viene fuori il numero dei giorni di pernottamento di ciascun turista straniero arrivato: 39,44 giorni. Peccato, però, che dicembre abbia solo 31 giorni. Sarà per motivi come questo che i dati del 2015 non sono ancora stati pubblicati? E a questo punto viene spontanea anche una riflessione: ma fino a che punto possono essere un termometro ufficiale di misurazione dei flussi turistici questi numeri così “stravaganti”?