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Nel 2016 gli ascolani pagheranno 10,5 milioni per la tassa sui rifiuti


Sarà di 10,5 milioni di euro la cifra che gli ascolani, alla fine dell’anno, avranno pagato complessivamente per la famigerata Tari, ovvero la tassa sui rifiuti. Oltre 2 milioni in più rispetto a quanto programmato lo scorso anno, quando la cifra si attestava intorno agli 8,3 milioni di euro. E’ quanto emerge dai conteggi definitivi degli uffici tributari dell’Arengo, con il gettito 2016 calcolato con precisione in base alle singole posizioni ed in rapporto anche alla prima rata già versata dai cittadini alla fine dello scorso mese di maggio.

Nello specifico, l’importo complessivo pari a 10.572.947,95 euro che dovranno entrare nelle casse comunali sarà di 10.069.474,24 euro per quel che riguarda la tassa di competenza comunale e 503.473,71 euro per l’annesso tributo provinciale, oltre a 1.510,42 euro per la commissione di riscossione spettante al Comune.

Secondo le previsioni degli stessi uffici dell’Arengo, si conta di riuscire ad incassare entro l’anno una cifra pari a 8.881.276,28 euro, mentre 1.057.294,80 euro dovrebbero rientrare nel 2017 e altri 634.376,87 euro nel 2018. Ovviamente, per tutti coloro che non pagheranno la tassa rispettando la rateizzazione prevista, scatteranno poi gli avvisi di accertamento per poi dare il via alle procedure di riscossione coattiva.

Come detto, la prima rata doveva già essere pagata entro lo scorso 31 maggio (dopo una precedente proroga dei termini passati dal 31 marzo al 30 aprile), ma poi seguiranno altre due rate, inizialmente previste a giugno e settembre e che sono state fissate, invece, per il 31 agosto e il 30 novembre.

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