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Sosta ad Ascoli, da settembre si cambia. Verso l'addio alle monetine



Da settembre in poi, nel faccia a faccia col parcometro che, proprio da dopo l’estate verrà adeguato, ad Ascoli, e innovato con l’inserimento anche del pagamento tramite bancomat, i cittadini e i turisti potranno anche cambiare le modalità per sostare.

Ma come bisognerà attrezzarsi per poter pagare il parcheggio con il telefonino? E quali vantaggi porterà questa opzione, oltre a quella del pagamento elettronico?

Lo scenario è complesso, articolato e non ancora definito nei particolari, ma ci sono già alcuni punti fermi. A cominciare dal fatto che sarà possibile evitare gli sforamenti di orario e, nel caso di utilizzo del cellulare, si potrà pagare il tempo effettivo della sosta. Anche se, di contro, c’è un costo aggiuntivo alle tariffe che non va trascurato.


La prima novità, concordata dal sindaco Castelli con la Saba nell’ultimo confronto, come detto, è quella della possibilità di pagare il parcheggio direttamente dal telefonino (ovviamente se smartphone). Un’opzione che, di per sé, porterà alcuni evidenti ed immediati vantaggi. Innanzitutto, qualora la Saba decidesse di muoversi attraverso l’applicazione già utilizzata in altri parcheggi gestiti (come ad esempio a Cremona), ovvero l’app Easypark, si potrà pagare soltanto per la sosta effettiva, al minuto, quindi senza dover inserire monetine alla cieca sperando di non sforare e magari lasciando anche qualche euro in più visto che le macchinette non danno resto. Questo significherà, per l’utente, sia avere la comodità di pagare la sosta senza neppure recarsi al parcometro, sia di evitare sforamenti e pagare il giusto. Si consideri che, in tal senso, le statistiche parlano di un 25% in più, in media, sborsato da chi solitamente parcheggia pagando con i sistemi tradizionali. Altro vantaggio, il fatto di poter visualizzare già dal telefonino, prima di arrivare al parcheggio collegato all’app se ci siano o meno posti liberi. E anche in questo caso, la convenienza c’è in termini di risparmio di stress da traffico alla ricerca inutile della sosta. “Non devi prendere – scrive la Easypark sul proprio sito internet - la deviazione per il parcometro o fare la fila per aspettare il tuo turno. In più non devi interrompere la tua faccenda per tornare per aggiungere soldi per la sosta. Invece, prolunghi la tua sosta dall’app oppure tramite una telefonata da dove sei”.

L’ulteriore vantaggio evidente, già accennato, sarà quello di non dover per forza procurarsi le monetine finora necessarie o dovere, in alternativa, rinunciare a parcheggiare…


Il pagamento della sosta mediante il telefonino, con tutti i vantaggi evidenziati, ha però un suo inevitabile “prezzo” da pagare. Si tratta, ovviamente, della cifra che si deve sborsare, secondo due differenti modalità, per garantirsi il servizio garantito dall’applicazione. In questo senso, ad esempio, la Easypark (cui ci si può registrare on line scaricando direttamente anche la “app”), prevede una prima soluzione, che viene definita “ideale per chi spende almeno 8 euro alla settimana in parcheggi”, che prevede l’utilizzo illimitato dell’applicazione, attraverso il cellulare, pagando un canone fisso di 2,99 euro al mese.

La seconda scelta per pagare il parcheggio sempre tramite l’applicazione sul telefonino, è quella che viene definita “perfetta per chi sosta poco”: si tratta di una somma che, di fatto, viene addebitata all’automobilista in percentuale sull’importo della sosta da pagare. Una percentuale pari al 15% sulla somma da pagare per il parcheggio. In pratica, il costo del servizio per la “app” è aggiuntivo all'importo della sosta calcolato secondo le tariffe stabilite dall’Amministrazione comunale. In pratica, il costo per sostare sarà aumentato del 15% rispetto alle normali tariffe. E questo, facendo un esempio concreto, significa che chi sosterà per un’ora esatta in uno dei parcheggi del centro dove la tariffa oraria è di 1,70 euro, pagherebbe in realtà 1,95 euro. Ovviamente con la certezza, in ogni caso, di non sforare potendo in qualsiasi momento allungare il periodo della sosta dal cellulare, ovunque ci si trovi.


Semplice e senza bisogno di particolari chiarimenti l’altro aspetto sbloccato dall’incontro tra Arengo e Saba, relativo al pagamento col bancomat. In tal caso, ovviamente, si potrà semplicemente sostituire il pagamento in monete con quello elettronico, ma non si pagherà per il tempo effettivo né si eviteranno gli sforamenti se non si tornerà in tempo a riprendere l’auto.

Infine, l’altra novità è quella della lunga sosta che vedrà un frazionamento della tariffa in due parti: una tariffa per le prime cinque ore di sosta, molto più bassa degli attuali 2,50 euro, che potrà essere utile a chi lavora, ad esempio, in molti uffici e, quindi, nella sola mattinata. Per chi invece andrà oltre le cinque ore è prevista una tariffa complessiva leggermente più alta, ma comunque sempre inferiore a quella attuale per l’intera giornata.

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