C'è la crisi, ma i grandi marchi investono su Ascoli
C'è la crisi, ma i grandi marchi nazionali investono su Ascoli: basti pensare a Burger King, Mc Donald’s, ma anche alle ipotesi concrete di H&m e Solaris… Il commercio ascolano prova a reggere l’urto della crisi più spietata degli ultimi anni grazie a multinazionali e franchising. Tutto ciò mentre le piccole attività, quelle tradizionali , cercano di tenere duro sperando che passi il momento tutt’altro che positivo in una città che rispecchia nella contrazione dei consumi la propria situazione di regresso occupazionale. E per mantenere il sorriso, per quel che riguarda le prospettive commerciali, ci si aggrappa a grandi marchi come Mc Donald’s che proprio in queste ore ha ufficializzato l’apertura ad Ascoli (già ampiamente anticipata) dai primi di settembre, con l’assunzione di 12 persone. Un passo avanti per aprire la sfida del fast food, a colpi di hamburger, con gli antagonisti di Burger King, già sbarcati nei mesi scorsi in città, proprio di fronte al centro commerciale Al Battente. Ma qualcosa si muove, dopo tante voci e indiscrezioni, anche per quel che riguarda altre catene di settori come l’abbigliamento e le calzature. Stando alle notizie frammentarie che affiorano, anche un noto marchio della moda per i giovani, come H&m, sembrerebbe pronta ad approdare nel Piceno, per la precisione alle porte di Ascoli ovvero a Villa Sant’Antonio all’interno del centro commerciale Città delle stelle. E potrebbe essere seguito anche da altre catene nazionali, tra cui l’ipotesi Solaris, con scarpe e abbigliamento sportivo. Paradossalmente, dunque, in un momento di difficoltà per il commercio sul territorio, i grandi marchi sembrano attratti e pronti ad investire.
L’arrivo delle multinazionali, così come accaduto anche per Burger King, apre comunque qualche piccolo spiraglio per i giovani locali dal punto di vista occupazionale. Ed è proprio in queste ore che arriva, come detto, la conferma ufficiale dell’apertura del punto Mc Donald’s ascolano, nell’area a fianco della caserma dei vigili del fuoco (a due passi dalla concorrente Burger King) con contestuale ricerca di 12 persone da assumere.
“Da oggi (ieri - ndr) – scrive in una nota ufficiale il Gruppo - sono aperte le selezioni online per individuare i candidati che parteciperanno al McItalia Job Tour, l’evento itinerante di selezione del personale impiegato per le nuove aperture McDonald’s lungo la penisola. Il McItalia Job Tour fa tappa nelle città sede dei nuovi McDonald’s e dà la possibilità di partecipare alle selezioni per diventare parte integrante del team di lavoro e gestione del nuovo ristorante e di avere l’opportunità di lavorare in un contesto dinamico, giovane, informale e dalla forte identità di gruppo”. “Entro il 2 settembre, - si legge ancora - i candidati interessati a lavorare nel nuovo McDonald’s potranno partecipare alla prima fase di selezione sul sito mcdonalds.it rispondendo ad alcune domande (disponibilità oraria, tipo di mansioni a cui si è interessati, area geografica di interesse etc) e inserendo il proprio cv. Ai candidati idonei verrà richiesta la compilazione di un test volto a individuare le aree comportamentali di forza dei candidati. I candidati che supereranno il test verranno contattati da McDonald’s, riceveranno una convocazione con data e orario e avranno accesso ai colloqui individuali”. Per la nuova apertura di Ascoli Piceno, McDonald’s è alla ricerca “di 12 persone dinamiche, predisposte al lavoro in team e al contatto con il cliente per le posizioni di crew, hostess e steward” (per informazioni e invio dei curricula, l’azienda rimanda al sito: www.mcdonalds.it/lavorare). Ma altri posti di lavoro potrebbero e dovrebbero arrivare anche su altri versanti, dai citati possibili arrivi di H&m e Solaris ad altre catene del food come la novità del marchio belga Top Frites Belgium o altre ipotesi come quella di America Graffiti ed altro ancora. Se sono i colossi nazionali e internazionali a garantire l’asse portante del commercio anche ad Ascoli, seppur anche con investitori locali che scelgono la formula del franchising, c’è anche tutta una fascia di ascolani che, magari dopo aver avuto anche problemi occupazionali, prova a rigenerarsi nel commercio e, in particolare, proprio nel settore del cibo, puntando sullo street food e su prodotti di riferimento territoriale come l’oliva ascolana. Ma resta un salto di qualità da fare, per tutte le attività di piccole dimensioni, soprattutto per quanto riguarda l’adeguamento degli orari nella direzione delle mutate esigenze di ascolani e turisti.