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Terremoto, l'abbraccio e il conforto di Mattarella ai familiari delle vittime


Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, al termine dei funerali delle vittime del sisma di mercoledì scorso, ha voluto abbracciare e confortare i familiari delle persone che hanno perso la vita sotto le macerie. La palestra di Monticelli, dove erano state sistemate 35 delle 48 bare, non è riuscita a contenere il gran numero di parenti che hanno assistito all'esterno dell'impianto sportivo alla cerimonia funebre officiata dal vescovo di Ascoli, monsignor Giovanni D'Ercole. “Non abbiate paura di gridare la vostra sofferenza, ma non perdete coraggio. Insieme ricostruiremo le nostre case e chiese; insieme soprattutto ridaremo vita alle nostre comunità, a partire proprio dalle nostre tradizioni e dalle macerie della morte. Insieme!" ha detto il vescovo ne corso della sua omelia. Alla cerimonia funebre, che si è svolta in forma solenne, hanno assistito anche il premier Matteo Renzi che è riuscito a stento a trattenere le lacrime, e i presidenti di Senato e Camera, Laura Boldrini e Pietro Grasso, visibilmente toccati dalla tragedia. Il Presidente della Repubblica, subito dopo le esequie, si è recato all'ospedale Mazzoni di Ascoli dove ha incontrato i feriti che sono scampati alla furia distruttiva del terremoto. Visitando i reparti dell'ospedale ascolano, uil Presidente Mattarella ha inteso infondere coraggio e speranza a ciascuno di coloro che sono ricoverati. Tra loro, anche la piccola Giorgia, estratta viva dalle macerie, e ricoverata nel reparto di Pediatria. Al fianco della piccola c'era anche la mamma, anche lei ricoverata in un altro reparto.

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