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Sisma, in città i periti dell'assicurazione per i beni comunali danneggiati


Sono arrivati in città i periti della compagnia di assicurazioni che si occupa dell’eventuale indennizzo all’Arengo per gli immobili comunali danneggiati dal terremoto. Gli esperti sono chiamati, infatti, ad effettuare i sopralluoghi su tutti gli edifici dell’Arengo che hanno subìto lesioni o altra tipologia di danni a seguito del sisma dello scorso 24 agosto o delle scosse successive. Come già ricordato dal sindaco Castelli, infatti, l’Arengo già da alcuni anni ha attivato una polizza assicurativa del tipo “all risk”, ovvero a copertura di ogni possibile rischio per il patrimonio comunale, con un possibile indennizzo – come sottolineato dal sindaco – fino a 5 milioni di euro. A questo punto, quindi, con le verifiche da parte dei periti della compagnia, si comincia a prendere coscienza in maniera diretta dei reali danni subiti dall’ente. E, quindi, si arriverà quanto prima alla definizione della somma che la compagnia assicurativa riconoscerà all’Amministrazione comunale. Nella polizza, più specificatamente, viene considerata una somma di 5 milioni come indennizzo massimale “per danni causati da un terremoto con un sottolimite del 50% della somma, massimo, per ogni singola partita e di 500.000 per fabbricato”. Quindi, nel caso in cui si trattasse di tre fabbricati danneggiati, il massimale sarebbe di 1,5 milioni. C’è anche un tetto massimale annuo: nel caso del verificarsi nello stesso anni di eventi che danneggiassero il patrimonio comunale, la cifra massima indennizzabile sarebbe di 40 milioni di euro. Relativamente ai danni causati da terremoto, intendendosi per tale “un sommovimento brusco e repentino della crosta terrestre dovute a cause endogene”, si precisa che per singolo sinistro si intendono i danni subiti dagli enti assicurati per effetto del fenomeno tellurico e del suo proseguimento limitatamente alle 72 ore successive all’evento che ha dato luogo al sinistro indennizzabile. Relativamente ai danni da crollo e collasso strutturale di fabbricati e macchinari, la compagnia assicuratrice “non risponde dei danni causati da errori di progettazione, calcolo, esecuzione ed installazione”. E gli immobili che sono stati lesionati e anche evacuati temporaneamente sono le stesse sedi istituzionali, come Palazzo dei Capitani e la sua torre e, a Palazzo Arengo, la palazzina sud, la sala della Vittoria in pinacoteca e la scalinata, la sala docens e il primo piano del palazzetto in piazza Roma, così come dovrebbe rientrarci anche lo stadio (per la caduta di materiale da sotto la curva sud). Palazzo Colucci, invece, è di proprietà demaniale e, quindi, non rientra nel patrimonio comunale assicurato contro ogni tipo di rischio. Per quel che riguarda il valore complessivo dei beni comunali inseriti nella polizza assicurativa risulta calcolato in 104 miloni di euro complessivi per i fabbricati, di 10.330.000 euro per contenuti, arredi, attrezzature e macchinari, di 5.200.000 euro per contenuti di pinacoteca, biblioteca e galleria d’arte, 5.000.000 per ricorso terzi, 2.500.000 euro per il differenziale storico artistico e 150.000 euro come garanzia furti. Adesso bisognerà capire quale sarà l'esito delle perizie in corso per quantificare i reali danni del terremoto indennizzabili.

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