Torri Merli "protette" dai proprietari per evitare rischi

C’è un’impalcatura a “controllare” le torri Merli, nella zona di piazza Sant’Agostino. Una struttura installata per proteggere pedoni e automobili in transito su via delle Torri e che i proprietari di palazzo Merli hanno voluto realizzare autonomamente, pur non risultando ancora (almeno fino alla decisione di avviare i lavori) alcuna notifica dell’ordinanza del sindaco per l’urgente messa in sicurezza. Di fatto, il privato ha anticipato la comunicazione ufficiale del provvedimento che disponeva l’avvio della messa in sicurezza entro tre giorni dalla notifica dell’atto. Ma quella notifica, in realtà, nonostante l’urgenza, non risultava ancora recapitata ai proprietari dell’immobile, come conferma il legale della famiglia, l’avvocato Tommaso Pietropaolo.

I lavori di messa in sicurezza sono stati avviati spontaneamente dai proprietari, pur non essendoci stata, almeno fino a ieri, alcuna notifica dell’ordinanza dello scorso 16 settembre. Questo significa che la proprietà non si tira indietro e ci tiene a fare la propria parte. Inoltre, gli stessi privati proseguiranno il discorso avviato con l’incarico di alcuni studi necessari a valutare la reale situazione per quel che riguarda la sicurezza delle torri. L’impalcatura che ora si inerpica lungo le torri Merli, proprio a seguito di un sopralluogo dei tecnici comunali con i vigili del fuoco, era stata ritenuta necessaria proprio per evitare il pericolo di caduta di pietre dalle torri, pur essendo stato escluso il rischio di crolli. Nello specifico, l’ordinanza del sindaco prevedeva il sollecito ai proprietari a mettere in sicurezza le storiche strutture, con un’impalcatura, come detto, entro tre giorni dalla notifica. Nel caso in cui i proprietari non avessero provveduto (in caso di ricezione del provvedimento), sarebbe intervenuto il Comune direttamente, chiamando in causa i vigili del fuoco, per poi chiedere il rimborso delle spese.

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