Terremoto, ad Ascoli risultano 200 famiglie sfollate
Sono 200, ad oggi, le famiglie ascolane costrette ad abbandonare le abitazioni perché dichiarate inagibili. La scossa dello scorso 24 agosto, oltre al dramma delle morti e della devastazione nei luoghi dell’epicentro, ha stravolto anche la vita di molte persone che risiedono nel capoluogo piceno, con il ricorso a soluzioni temporanee, di emergenza, per poter continuare a dormire sotto un tetto più sicuro
Un dato preoccupante, quello degli sfollati ad Ascoli, che dimostra come gli effetti del sisma abbiano lasciato ferite importanti anche sul tessuto abitativo ascolano e che, purtroppo, sembra destinato a crescere man mano che i sopralluoghi andranno avanti. Ad oggi, infatti, sono state effettuate circa 300 verifiche tecniche su altrettanti immobili, con una percentuale altissima di edifici ritenuti inagibili se si pensa che si tratta di circa un centinaio di immobili evacuati o comunque che mettono a rischio la pubblica incolumità.
Ma quali saranno i numeri definitivi, quando saranno stati effettuati i sopralluoghi relativi alle circa 2000 domande finora pervenute all’Arengo?
Il dato attuale è di 200 famiglie ascolane che hanno avuto la loro abitazione dichiarata inagibileIl Comune, con l’assessorato alle politiche sociali, si è attivato per trovare una soluzione immediata ad 80 di queste famiglie, sistemandole temporaneamente in hotel o in bed & breakfast. Ed ora si stanno affiancando queste famiglie anche per il passaggio successivo che prevede, dopo la prima fase di emergenza, l’utilizzo del contributo per l’autonoma sistemazione per trovarsi un appartamento.
Le altre 120 famiglie ritrovatesi con un’abitazione dichiarata inagibile, invece, hanno scelto direttamente il Cas, ovvero il contributo per sistemarsi autonomamente, e hanno individuato appartamenti disponibili facendosi rimborsare il canone o parte di esso. Il contributo previsto, infatti, può variare da 200 a 600 euro secondo determinati parametri e può essere anche incrementato ulteriormente in caso di presenza di una persona disabile in famiglia.