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Terremoto, anche la Provincia chiede indennizzi all'assicurazione per i danni subiti


Un’altra assicurazione anti-terremoto... La Provincia, infatti, tira fuori dal cilindro la polizza contro i danni al patrimonio dell’ente provocati dal sisma. E, dopo aver inoltrato alla compagnia assicuratrice la denuncia degli effetti delle scosse telluriche su alcuni immobili e sulle scuole superiori (proprio per farsi trovare pronta anche dal punto di vista della stima dell’indennizzo) ora ricorre ad una società specializzata per la consulenza sulla perizia estimativa dei danni subiti. Nello specifico, si tratta della Iloma srl di Milano, “con provata esperienza nella gestione di sinistri catastrofali compresi quelli dovuti a terremoto”.

Dunque, anche Palazzo San Filippo, come si conferma nella specifica determinazione dirigenziale, ha sottoscritto due polizze “All Risks patrimonio” valide fino al 31 dicembre 2017, laddove, tra l’altro, si prevede anche che la compagnia assicuratrice, in caso di sinistro indennizzabile, rimborserà pure le spese per il perito di parte. Quindi l’ente provinciale ha già provveduto alla denuncia per ottenere – come specificato nella determinazione - un “congruo risarcimento per gli ingenti danni subiti dal patrimonio immobiliare provinciale”. E si fa riferimento alle scuole ma anche ad altri immobili per i quali, secondo quanto ribadisce lo stesso ente, ci sono delle verifiche in corso.

Il passaggio successivo, come detto, è quello dell’affidamento ad una società specializzata dell’incarico di consulenza per aiutare l’ente nella fase di stima dei danni subiti a causa del terremoto. Nel frattempo, gli uffici dell’ente provvederanno ad individuare le necessarie variazioni di bilancio per far fronte all’anticipazione delle spese resesi necessarie a causa del sisma, nell’attesa degli indennizzi che poi andrebbero a coprire le esigenze di cassa dell’ente. Il paracadute assicurativo, dunque, è stato aperto anche da Palazzo San Filippo, attraverso una di quelle polizze standard che coprono il patrimonio degli enti pubblici anche dai possibili rischi di terremoto e altre calamità.

Intanto prosegue, ad Ascoli, la serie di controlli da parte delle squadre tecniche incaricate dalla Protezione civile, l’Arengo si muove e mette mano al portafoglio, in attesa di novità dalla Regione, per quel che riguarda il rimborso delle spese abitative per le circa 100 famiglie sfollate proprio a causa del terremoto. Famiglie che, seguite dall’assessorato alle politiche sociali, hanno dovuto trovare una sistemazione dopo che si sono ritrovate con l’abitazione dichiarata inagibile dai tecnici comunali e dai vigili del fuoco. In tale scenario, in attesa di conoscere le definitive procedure che la Regione Marche dovrà adottare in materia di rimborsi proprio per la sistemazione in alloggi ed hotel degli sfollati, a seguito di ordinanze di sgombero in via precauzionale, il Comune ha previsto in bilancio uno stanziamento di 160 mila euro proprio per tamponare la situazione e coprire i costi di abitazioni (con il contributo per l’autonoma sistemazione) e camere d’albergo. In attesa di poter recuperare la somma dalla Regione. Altri 7 mila euro, invece, serviranno per l’incarico di verifica della vulnerabilità sismica da effettuare a palazzo Colucci.

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